La proposta di Claudio Baglioni: “Io, Berlusconi e Maroni in concerto a Lampedusa”
Dal 2003 Claudio Baglioni è il promoter dell'evento O’ Scià a Lampedusa. Ma la manifestazione a carattere artistico – sociale quest'anno rischia di non avere luogo, vista l'indisponibilità di fondi del Governo e della Regione Sicilia destinabili all'allestimento del festival dedicato dedicata a Odori Suoni Colori d'Incontri d'Arte (O' Scià, appunto) dell'isola siciliana.
Così il cantautore romano ha deciso di lanciare la sua proposta: "Io, Berlusconi e Maroni…un concerto per Lampedusa" per quello che sa già come il prossimo slogan per l'edizione 2011 della manifestazione. Baglioni ha divulgato la sua idea in lunga intervista esclusiva pubblicata su "A", in edicola da domani."Berlusconi adora cantare, adora il palcoscenico, adora stupire", spiega il cantante "E ha ancora un appeal formidabile: giri il mondo e c'è solo lui. Nel bene e nel male. E allora se riuscissimo a organizzare un concerto a Lampedusa sarebbe assolutamente un evento".
Ma ad ogni modo per fare in modo che l'iniziativa funzioni al meglio "dobbiamo riuscire a convincere anche Roberto Maroni. Ha una sua band, Distretto 51. Nel 2007 si esibirono a Varese… Ho dei ricordi: la notte bianca, il ministro alla tastiera: Roberto ha i numeri, e' un ottimo pianista-organista. Le confesso una cosa: ho anche un suo disco e qualche volta l'ascolto".
Baglioni si propone come una sorta di nuovo Apicella, dunque. Ma nell'intervista al settimanale di Maria Latella il cantante ha rivelato anche particolari legati all'aspetto personale del Cavaliere, che aveva imitato in occasione del Lampedusa Susiti. Il Presidente del Consiglio si sarebbe confidato con Baglioni, rivelandogli di essere stanco del suo ruolo di premier: "Claudio sono stanco, questa politica mi ha sfinito, mi ha deluso. Sai continuo a chiedermi chi me l'ha fatto fare", avrebbe detto Berlusconi al suo amico cantante in una telefonata. Dalle parole dell'intervista emerge un premier sconsolato, rammaricato: "Claudio sei fortunato. Beato te che canti, suoni, fai innamorare le ragazze", gli avrebbe detto ancora.
Baglioni poi racconta della sua conversione al Berlusconismo. Se in un primo momento aveva guardato con sospetto alla discesa in campo del Cavaliere ora si è convinto che "Berlusconi è meglio, molto meglio, di come viene raccontato. Silvio non è snob, non è aristocratico come succede spesso alle persone di potere. L'ho osservato stringere la mano a cinquecento persone di seguito ma non perché lo deve fare, ma perchè gli piace farlo. In questo è naif, è spontaneo. Lui non si vergogna a dire ‘facciamo il partito dell'amore'; è sincero".