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La luce di Bob Marley splende 30 anni dopo

Sono passati 30 anni dalla morte di Bob Marley. La Bob Marley Foundation e il Bob Marley Museum in questi giorni si sono impegnate per…
A cura di Biagio Chiariello
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Sono passati 30 anni dalla morte di Bob Marley. La Bob Marley Foundation e il Bob Marley Museum in questi giorni si sono impegnate per festeggiare al meglio l'anniversario della scomparsa dell'icona del reggae. Jacqueline Lynch-Stewart, direttrice di entrambi gli istituti, osserva che la famiglia Marley solitamente promuove la commemorazione della nascita di Bob Marley (il 6 fabbraio), tuttavia, a fronte del significato speciale di questa ricorrenza ci sarà una celebrazione straordinaria. I visitatori del museo, situato a Kingston, potranno deporre fiori a piedi della statua del cantante giamaicano. Ci sarà poi una cover-band che suonerà dal vivo i più grandi successi di Marley durante tutta la giornata.

Marley morì di cancro l'11 maggio 1981, quattro anni dopo che il male gli fu diagnostico. Era a Miami, dopo essere stato in Germania per un consulto con uno specialista nel trattamento di malattie in fase terminale. Purtroppo però il tumore era troppo esteso per essere trattato.

Alla fine del secolo scorso è stato dichiarato uno dei musicisti più influenti di tutti i tempi. Nel 1999 la rivista Time ha decretato Exodus (Bob Marley & The Wailers) come uno dei più grandi album della storia della musica, mentre la BBC ha definito "One Love" canzone del millennio. Ma il contributo di Marley al mondo è andato ben oltre la sola genialità da musicista. I suoi pezzi erano allacciati al suo spirito rivoluzionario, fondendo le sue intuizioni con la sapienza proverbiale e le influenze dei leader del panafricanismo, come Marcus Garvey e Haile Selassie. La sua musica è di continua ispirazione, trovando tutt'oggi un nuovo pubblico tra i popoli del mondo nei quali la sua figura mistica continua a risuonare.

Eppure, per la sua figlia Cedella, non è l'icona, ma l'uomo, ad essere più mancato in questi anni. "Quello che mi manca più di mio padre", dice, "è proprio mio padre …. lo spiritoso, gentile, dolce e amorevole padre ". Lei ricorda, "Una delle mie citazioni preferite di mio padre è, ‘Io sono solo quello che sono, non quello che la gente vuole che io sia.' ".

I figli di Marley continuano inoltre a mantenere alto tutt'ora il nome del loro padre con i loro vari sforzi e le manifestazioni del proprio talento. Ziggy, Stephen, Damian, Ky-Mani e Julian hanno intrapreso con discreto successo la carriera musicale, mentre Cedella ha esplorato il mondo della moda attraverso la linea di Catch a Fire, con la quale il viso di Bob può essere visto su orecchini, candele, abiti e numerosi altri oggetti.

Alcuni hanno visto in questo business un indebolimento dell'immagine di Marley, della sua anima ribelle, ma l'influenza che continua a infonde sui popoli che lottano nel mondo tende a smentirlo. La filosofia marleyana continua a risuonare in tutto il mondo in posti come la Tunisia, l'India, Nairobi, e tra gli indigeni dell'Australia e del Nord America dove la musica Bob Marley rimane la colonna sonora del riscatto e della rivoluzione.

Stephen Marley ha un messaggio semplice per tutti i fan del padre che vogliono mantenere viva la memoria del musicista reggae a 30 anni dalla sua morte. "Diffondere il suo messaggio di pace, amore e uguaglianza", ha detto.

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