La guida a Dawn FM di The Weekend, la rinascita e la riscoperta di sé stessi dopo la depressione
La rinascita di Abel Tesfaye, il vero nome di The Weeknd, passa attraverso una maggiore conoscenza di sé stessi, la possibilità di essere liberi oltre ogni immaginazione. Lo sguardo al passato volge al termine, con le braccia aperte a un futuro luminoso, non senza difficoltà, ma parte di un riassemblamento dei pezzi della propria vita. "Dawn Fm" è l'ennesima parte di un tragitto quanto mai tortuoso e spettacolare per il cantante di origini canadesi, che nelle ultime ore ha pubblicato il primo kolossal musicale del 2022, anticipato negli scorsi mesi dal singolo "Take my breath" e dalla intro, recitata dall'attore Jim Carrey. L'attore 59enne è uno dei protagonisti del progetto composto da 16 brani, per poco più di 50 minuti di musica, che vede anche la partecipazione di ospiti come Tyler The Creator e Lil Wayne, mentre tra i produttori spuntano i nomi di Oneohtrix Point Never e Quincy Jones: da una parte uno dei maestri del synth, dall'altra un trombettista dalla fama internazionale, diventato tra i più grandi producer della scena mondiale. Non mancano le sorprese, come l'immagine del cantante in copertina, in vena per l'ennesima trasformazione della sua vita, questa volta apparso con un volto coperto dalle rughe e dai capelli bianchi, un invecchiamento radicale che aveva mostrato anche nel video di presentazione del disco.
La figura di Jim Carrey
Ritornano i suoni disco anni 80, ritorna una pulizia del suono senza eguali. Ma prima di tutto, ritorna la luce su The Weeknd, dopo il buio e il dolore di "After Hours", disco dell'anno nel 2020, un concept musicale che ruotava attorno al concerto di disagio e nostalgia, di salute mentale e sopravvivenza. Dalle ceneri, risplende l'artista, come racconta anche l'introduzione del disco. Nella prima traccia, Jim Carrey, presenta il disco, affermando: "Stai ascoltando 103.5 Dawn FM. Sei stato al buio per troppo tempo ed è ora di entrare nella luce e accettare il tuo destino a braccia aperte. Impaurito? Non preoccuparti. Saremo lì per tenerti la mano e guidarti attraverso questo passaggio indolore, ma qual è la fretta? Rilassati e goditi un'altra ora di musica senza pubblicità su 103.5 Dawn FM, rimani sintonizzato". Un gancio di traino tra "After Hours" e "Dawn Fm" potrebbe essere simboleggiato dalla figura di Jim Carrey, una delle personalità di Hollywood che più volte ha raccontato problemi riguardanti la sua salute mentale, come quando aveva descritto la depressione come un "riposo profondo": "Dovresti pensare alla parola depresso come a un ‘riposo profondo'. Il tuo corpo ha bisogno di essere depresso. Ha bisogno di un profondo riposo dal personaggio che hai cercato di interpretare".
Le dipendenze e la sua attuale relazione ritornano nel secondo singolo del brano, "Gasoline", in cui The Weeknd racconta come l'esperienza della vita veloce e delle stelle in "After Hours" lo abbiano allontanato da ciò che è importante, dalla vita reale, a tal punto da citare Friedrich Nietzsche: "Sto fissando l'abisso e l'abisso sta guardando dentro di me". Il brano che vede la partecipazione di Daniel Lopatin, il vero nome del produttore Oneohtrix Point Never, è una discesa elettronica all'inferno, con le fiamme a ricondurre l'immaginario di morte e di fine: The Weekend raccomanda al proprio partner di dare fuoco al proprio corpo, quando sarà trovato senza vita. Oneohtrix Point Never torna anche in "How I do make you love me", questa volta anche con gli Swedish House Mafia, per un racconto che si lega al brano precedente e all'assuefazione che ha nei confronti del desiderio di approvazione. Nel singolo, The Weeknd cerca di convincere il proprio partner a lasciarsi andare, a trovare una luce anche in un passato frammentato, anche dalle parole delle persone che aveva vicino, come quelle del padre. Un desiderio di approvazione che non scompare, ma che cambia semplicemente direzione: la fama non è più lo strumento per accedere alla felicità e all'amore delle persone che lo circondano.
Il rapporto familiare con Quincy Jones
Dopo il singolo che aveva anticipato il progetto "Take my breath", arrivano le chitarre in "Sacrifice": il brano sembra legarsi al passato e alla figura di Bella Hadid, la supermodella con cui The Weeknd ha avuto una relazione. Come raccontato nell'Ep "Dear Melancholy", The Weeknd ha più volte sacrificato sé stesso per portare avanti rapporti con alcuni partner, anche utilizzando la menzogna. Questo continuo circolo vizioso sembra vederlo morire in "After Hours", ma reagisce in maniera completamente diversa a due anni di distanza, affermando: "Ti tengo stretta nei momenti più difficili, quando sento che è la fine. Perché la vita è ancora degna di essere vissuta. Sì, questa vita è ancora degna di essere vissuta". Da questo turbinio emotivo, le note si allungano, l'atmosfera si rilassa e i contorni si alleggeriscono: Quincy Jones è entrato sulla scena, con la produzione di "A tale by Quincy", in cui il produttore mette anche la sua voce. Il legame tra Jones e The Weeknd è molto più profondo di ciò che sembra raccontare la musica: nel brano Quincy Jones racconta la sua crescita con una famiglia divorziata, non in grado di crescere con amore i propri figli. Il secondo matrimonio e l'adolescenza difficile, hanno portato Jones a non saper come crescere i propri figli: The Weeknd è invece cresciuto senza suo padre, raccontando più volte quanto lo abbia turbato nel rapporto con le sue emozioni.
Arriviamo al break del progetto, con "Out of time" che rappresenta il brano che spezza a metà il racconto dell'album, con un brano che suggerisce ai passati partner del cantante di rimettersi in connessione con il cantante. Sembra di risentire "Call out my name" di "After Hours", con le scuse del cantante e la voglia di ritornare sui propri passi. Nel brano è presente un campione di "Midnight Pretenders", prodotto da Tomoko Aran e Tetsuro Hamada. Poi arriva finalmente la collaborazione più attesa tra The Weeknd e Tyler The Creator in "Dawn Fm", dal titolo "Here we go… again". Il brano si concentra sul racconto dei due artisti di non farsi incastrare dall'amore e dalla monogamia, che vede da una parte The Weeknd raccontare le difficoltà di non cadere tra le braccia di una sirena, di una "movie star". Dall'altra, con una narrazione molto più distaccata, Tyler The Creator afferma: "Per sempre è troppo lungo per me. Non abbiamo bisogno che il governo sia coinvolto perché ci piace toccarci, non abbiamo bisogno che nessuna dannata religione ci dica che siamo innamorati". Il brano si conclude con Tyler, The Creator che canta di come sia pronto a firmare un contratto prematrimoniale, nel caso accadesse che i sentimenti verso l'altra persona scadano in noia e compagnia. L'album sembra perdere di colpi con "Best friend", in cui il cantante racconta la sua idea di amicizia con una ragazza con cui ha una relazione sessuale, e in cui la partner ha deciso di non voler più essere soltanto un'amica. Ci sono riferimenti a "Love will tear us apart" dei Joy Division nel testo, come a "Hurt you", il singolo prodotto con il dj francese Gesaffelstein.
Il concetto di rinascita riparte in "Is There Someone Else?", che era già stato anticipato sul profilo Instagram del cantante, in cui The Weeknd racconta di come stia riprendendo in mano la sua vita. La produzione di "Starry Eyes", firmata sempre da Lopetin sembra non cambiare dal brano precedente, con The Weeknd che pare lasciarsi andare al mondo dei sogni. Un'unica traccia, in cui il cantante ricade nel disperato bisogno di approvazione e di amore nei confronti della propria partner: la promessa è di non lasciarsi andare, e di aiutarsi a rimettersi in piedi. La positività del titolo contrasta totalmente con il precedente progetto, lasciando cadere le accuse dei fan che avevano visto in "Take your breath", una somiglianza marcata con "After Hours". Con la voce di Josh Safdie, il regista statunitense protagonista di film come "Diamanti grezzi", parte "Every Angel is Terryfing", una musica paradisiaca che da 1.18 ribalta la figura dell'angelo come positiva e racconta la descrizione biblica della figura, molto diversa da come viene raccontata dai media tradizionali: una metafora che simboleggia la fama e il denaro, una benedizione per la stampa e l'opinione pubblica. All'interno anche una voce pubblicitaria che finge di vendere il suo penultimo album. Arriviamo alla traccia numero 13 del progetto: "Don't break my heart". Il singolo presenta ancora la figura di Bella Hadid, ricordata nel verso: "E la ragazza che amavo, ci siamo lasciati nel club e sono quasi morto in discoteca". Una scena che riporta al concept dell'incidente e della morte di "After Hours".
Si avvicina la fine dell'album e arriva la seconda collaborazione del progetto, che vede la firma di Lil Wayne: i due si erano già incontrati sulla traccia nella intro dell'iconico progetto di Wayne "Dedication V". In "I Heard you are married" i due raccontano le disavventure con la partner del passato, una donna in grado di folgorarli e lasciarsi a largo, sposando poi un altro uomo. La riflessione riparte sempre dal sentimento di adesione ai propri sentimenti, in cui The Weeknd invoca i tradimenti della donna nei confronti del proprio marito, insoddisfatta della vita che conduce adesso. Stesso ragionamento di Lil Wayne, che fotografa tutto nel verso: "Scommetto che ti tratta come la Vergine Maria, ma a te piace sporco e io sono Dirty Harry", protagonista del film omonimo con Clint Eastwood del 1971. Dopo la rinascita, l'accettazione della propria natura avviene in "Less than zero", in cui The Weeknd rivela i tradimenti al proprio partner e di come non possa essere la soluzione a tutti i suoi problemi. Anzi, proprio la sua natura complicata può essere solo accettata e non cambiata, compresa e non giudicata: "Oh sì, possiamo incontrarci nel mezzo? Perché eri proprio come me prima
e ora preferiresti lasciarmi, che guardarmi morire tra le tue braccia".
Come era iniziato, con la voce di Jim Carrey, così si conclude il nuovo viaggio nel 2022 di The Weeknd con "Dawn FM". L'ultima traccia è un monologo dell'attore, un racconto della depressione e di come si debba accettare il proprio destino, senza cercare di adattarlo alle esigenze altrui. "Se il dolore continua a vivere quando il tuo corpo se n'è andato da tempo e il tuo rimpianto fantasma non l'ha ancora lasciato andare, potresti non essere morto nel modo in cui dovresti" racconta Carrey, che aggiunge: "Stai ascoltando molto da vicino? Il paradiso non è quello, è questo. È la profondità di questo momento, non abbiamo bisogno di raggiungere la beatitudine. Dio sa che la vita è caos, ma una cosa è vera. Devi rilassare la tua mente, allenare la tua anima ad allinearsi e balla finché non trovi quel passo divino. In altre parole: devi essere il paradiso per vedere il paradiso, possa la pace essere con te". La rilettura della propria felicità, la rinascita dopo la caduta, la felicità come momento e non come statica emozione: "Dawn FM" è un disco per l'anima di chi ha sofferto e cerca una luce, attraverso la musica.