La Fondazione Amy Winehouse apre un centro di riabilitazione per le donne
Dopo settimane a parlare di Amy Winehouse e di nuove dichiarazioni che arrivano sempre a ridosso di qualche anniversario, ecco che questa volta il nome della cantante inglese, morta 5 anni fa a causa di un avvelenamento da alcol torna per motivi meno pruriginosi. La Fondazione che prende il suo nome, infatti, creata dai suoi genitori per aiutare le donne vittime di dipendenza "per prevenire gli effetti dovuti ad abuso di alcol e droga sui giovani e supportare, informare ed ispirare giovani vulnerabili e svantaggiati per aiutarli a sviluppare tutto il loro potenziale", come scrivono sul loro sito ufficiale.
Una scelta nata proprio a seguito del decesso della cantante, nota, oltre che per la sua grande voce anche per una vita vissuta di problemi alimentari e soprattutto di dipendenze da alcol e droga, appunto, con una dipendenza da eroina dovuta all'ex marito Blake Fielder-Civil. Ieri la Fondazione ha annunciato che sta aprendo un centro per donne che si stanno riprendendo dall'abuso di droga e alcol. Si chiamerà Amy's Place (La casa di Amy), sarà a Londra e operativa a partire dal mese prossimo.
È uno dei pochi progetti del paese a riempire il gap tra le donne che abbandonano il trattamento e il bisogno di una sistemazione indipendente – spiega un comunicato stampa diffuso dalla Fondazione -. Le donne in via di guarigione si stanno riprendendo da storie di abusi e hanno bisogno di un posto sicuro per riabilitarsi e cominciare una nuova vita. Alle donne saranno fornite sistemazioni in una dei 12 appartamenti indipendenti e avranno accesso ad attività come yoga e reiki.
La madre della Winehouse, Jane ha detto:
Questo progetto farà una profonda differenza per tantissime donne, permettendole di avere un luogo sicuro nel quale ricostruire le loro vite e mettere in pratica le attività acquisite durante il trattamento.