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La denuncia dei Punkreas: aggrediti dai Carabinieri in un albergo a Torino

La band punk rock milanese ha rivelato di aver subito una surreale aggressione all’interno dell’Euro Hotel di Nichelino, in provincia di Torino, dopo un concerto. Riportiamo il racconto nel comunicato ufficiale rilasciato dagli stessi Punkreas.
A cura di Biagio Chiariello
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punkreas

Incredibile quanto surreale l'avvenimento capitato ai Punkreas la scorsa notte. Alcuni membri della punk band italiana sarebbero stati aggrediti da un gruppo di Carabinieri. L'evento avrebbe avuto luogo al termine di un concerto (Free Music Festival 2011) tenuto in provincia di Torino, a Nichelino. Il gruppo milanese recatosi in albergo per riposare, apprende della presenza all'Euro Hotel di quasi un centinaio di militari, probabilmente presenti in zona per i disordini legati alla protesta NO TAV della Val di Susa.

Secondo il racconto degli stessi Punkreas, in piena notte, forse disturbati dal vocio di tre dei musicisti, i carabinieri rispondono in maniera deprecabile: prima con una serie reiterata di forti bussate alla porta, poi si passa alle maniere forti con l'uso di gas urticante che provoca nei tre ragazzi "difficoltà respiratorie che in breve diventano sempre più pronunciate, unitamente a bruciore intensissimo a gola e occhi", come riporta il comunicato.

Per attenuare gli effetti dei lacrimogeni i tre componenti della band utilizzano asciugamani bagnati e da lì riescono ad attirare l'attenzione del resto del gruppo, che (nonostante le intimidazioni delle forze dell'ordine nei confronti di un Anti, che "viene schiaffeggiato, malmenato e spinto nel bagno. Gli viene intimato di non uscire dalla stanza e di farsi i cazzi suoi") interviene in loro soccorso dalle altre stanze dell'albergo.

Ad un certo punto i carabinieri si fermano e chiedono scusa. Ma la sensazione dei Punkreas è che i carabinieri hanno mutato il loro atteggiamento solo dopo essersi resi conto che stavano affrontano persone note al grande pubblico. La nottataccia si conclude con un immediato ritorno a casa di band e crew al completo.

Riportiamo per correttezza il comunicato integrale diffuso dai Punkreas tramite Radiocage:

Stendiamo il presente comunicato per rendere pubblica la gravissima situazione che ci ha visto involontari protagonisti nella notte tra il 29 e il 30 giugno 2011 presso l'Euro Hotel di Nichelino, alle porte di Torino.
Dopo il concerto dei Punkreas tenutosi presso il Free Music Festival di Nichelino, ci dirigiamo verso l'albergo insieme alla crew e ai rapper Anti L'Onesto e Dj Noko che hanno chiuso la serata e che viaggiano con noi. Arrivati sul posto, attorno alle ore 02:00 constatiamo la presenza di militari in divisa – carabinieri – che presidiano l'entrata e immediatamente ci si approcciano con modi poco amichevoli. Veniamo inoltre a conoscenza del fatto che l'albergo ospita un alto numero di carabinieri (70-100), presumibilmente destinati a servizio di O.P. in Val di Susa, dove il giorno precedente si sono avuti duri scontri con ampio uso di lacrimogeni contro i manifestanti. Alcuni di noi, come da consolidata tradizione, si ritrovano nella camera di Paletta per parlare del concerto appena effettuato e fare gli ultimi saluti prima di raggiungere le rispettive stanze. Dopo circa un'ora, il gruppetto si scioglie e restano nella stanza solo Paletta, Gagno e il fonico Gianluca Amen, che continuano a chiacchierare.
Quando sono circa le 03:30, senza aver avuto peraltro alcun avviso o richiamo né dalla direzione né dagli ospiti delle stanze confinanti, i 3 sentono dapprima bussare violentemente alla porta e subito dopo cominciano ad avvertire difficoltà respiratorie che in breve diventano sempre più pronunciate, unitamente a bruciore intensissimo a gola e occhi. In breve, si rendono conto che qualcuno sta pompando gas urticante da sotto la soglia della porta della camera. Sentendo rumori e grida di sfida e di scherno dall'esterno, e nonostante la situazione sia resa anche più grave dall'impossibilità di aprire completamente la finestra della camera , i 3 decidono di non uscire, per timore di aggressioni fisiche. Si chiudono momentaneamente nel bagno, sperando così – e con l'ausilio degli asciugamani bagnati – di limitare i danni e resistere a quello che sembra un vero e proprio assalto.
Immaginatevi 3 persone chiuse in una camera satura di gas iniettato dall'esterno da un numero indefinito ma alto di militari che gridano di volersi vendicare di un tono di voce – a loro detta – troppo alto. Nel frattempo qualcuno nelle stanze vicine sente qualcosa. Il primo ad affacciarsi è Anti, che subito si trova la strada sbarrata da tre militari in borghese, muniti di manganello. Il rapper viene schiaffeggiato, malmenato e spinto nel bagno. Gli viene intimato di non uscire dalla stanza e di "farsi i cazzi suoi". A questo punto si sveglia il band manager Ruvido che si rende subito conto della gravità della situazione e chiama immediatamente ambulanza e carabinieri di Nichelino. Nel frattempo band e crew si compattano per affrontare la situazione. Solo a quel punto, rendendosi conto di avere a che fare con persone che potrebbero godere di attenzione mediatica, i militari cambiano repentinamente atteggiamento tentando di minimizzare l'accaduto. Appaiono graduati che si offrono insistentemente di trovarci dapprima delle nuove camere, poi addirittura un nuovo hotel.
Ovviamente rifiutiamo, raccogliamo i nostri bagagli e ripartiamo da Torino con destinazione casa. Abbiamo deciso di rendere noto l'accaduto non solo perché di per sé vergognoso e meritevole di suscitare indignazione, ma anche perché abbiamo avuto la netta sensazione che le cose sarebbero precipitate ulteriormente se non avessimo dato velocemente l'impressione di avere immediati e sufficientemente influenti contatti esterni (agenzia, ufficio stampa, avvocato). Per una lunghissima mezz'ora noi, e in particolare i 3 chiusi in camera ci siamo sentiti come devono essersi sentiti Uva, Cucchi, Aldrovrandi, e tanti, tantissimi, troppi altri finiti senza possibilità di difendersi nella mani di chi abusa del suo potere per scopi che nulla hanno a che vedere con l'ordine pubblico.

Punkreas e Crew

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