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La Basilicata celebra la musica con l’ormai classica “Rassegna dell’Arpa Viggianese”

Arriva alla VIII edizione la ‘Rassegna dell’Arpa Viggianese’, un appuntamento che ormai è diventato un piccolo classico dell’estate lucana, dove ogni anno si radunano alcuni dei maggiori esponenti dello strumento del mondo.
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Torna, per tre giorni e tre notti la “Rassegna dell’Arpa Viggianese” che si tiene nel Paese lucano di tremila anime nel cuore della val D’Agri, che quest'anno ospita l’edizione numero VIII di quello che è, ormai un appuntamento fisso, un evento che celebra la secolare tradizione arpistica lucana con concerti, workshop, seminari e aperitivi musicali.

La rassegna diretta dal Maestro Vincenzo Zitello (il più famoso arpista italiano al mondo, nella foto) – e organizzata dall’assessorato al Turismo e Spettacolo del Comune di Viggiano -, celebra innanzitutto il legame tra la cittadina lucana e l’arpa. Un legame che dura ormai da più di 150 anni, consolidandosi nel 1857 quando un terribile terremoto distrusse il paese, che fu ricostruito solo grazie al benessere dei tanti musicisti girovaghi, i quali, suonando nelle principali città d'Europa e degli Stati Uniti inviarono i loro risparmi alle famiglie. Grazie alla musica quindi, Viggiano "trasformò in casa ogni tugurio" e ogni musicante espresse la gratitudine verso il proprio strumento inserendo nella chiave di volta del portale il simbolo del suo benessere: l’arpa!

Da anni, quindi la cittadina celebra questa unione di tradizione e musica con un festival diventato un piccolo must per gli amanti della musica tutta e dello strumento in particolare e che ha portato nella città alcuni tra gli artisti più grandi del mondo e anche quest’anno il borgo lucano a quota 1000 metri accoglierà sonorità e artisti differenti, provenienti non solo dall’Italia ma anche da Australia, Irlanda e Francia per rendere omaggio a quell’arpa narrata anche da Giovanni Pascoli nel 1884.

Nel suggestivo scenario del Mandorleto, il 3 agosto inaugureranno la kermesse i Quintana, un duo formato da Kateřina Ghannudi (arpa barocca e voce) e Ilaria Fantin (arciliuto, ud e percussioni). Il viaggio continua con Ambra Zunino & Loris Lombardo con “HANDHARP”, brani tratti dalla tradizione popolare di varie parti del mondo, dalla musica antica fino ai più recenti lavori della cosiddetta word music. In scena anche Marianne Guberti con il progetto “ARPA FLAMENCA”,un spettacolo che avvicina due realtà apparentemente lontane come l’arpa classica e il ballo flamenco, alternando ritmi di danze tradizionali spagnole a poesie musicali descrittive della natura circostante, nel puro stile impressionista dell’inizio ‘900.

La rassegna prosegue il 4 agosto con le eleganti atmosfere del Sangineto Ensemble, con melodie della tradizione irlandese interpretate in chiave inedita e brani originali di sapore celtico. Il profumo di “Caffè Amaro”, progetto nato da una collaborazione tra Andrea Ponzoni (apo-tech, Cinemavolta) e l’arpista australianaDiane Peters, illustre musicista jazz, risveglierà i sensi con una miscela di improvvisazione, composizione e manipolazione del suono. A conclusione della  seconda serata in scena The Henry Girls, tre sorelle della contea del Donegal che presentano un repertorio originale che unisce la musica folk tradizionale irlandese con note americane, bluegrass e pop.

Anche quest’anno verranno consegnati due importanti riconoscimenti, il premio  HarpoMarx  all’arpista Andrea Piazza e il  premio “Arpa Popolare Viggianese” al Professor Enzo Vinicio Alliegro, antropologo all’Università degli Studi di Napoli Federico II.  Protagonisti della serata conclusiva, sotto la guida del maestro paraguaiano Lincoln Almada,  saranno gli allievi della scuola di Arpa Popolare di Viggiano, che con dedizione, anno dopo anno, custodiscono la preziosa tradizione arpistica viggianese, portandola alla ribalta dei principali palcoscenici nazionali.

Tutti gli eventi in programma sono ad ingresso gratuito.

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