L’omaggio di Piotta a Primo Brown: “Un tributo a un grande artista e a una generazione”
Il primo pensiero dell'anno di Piotta è stato Primo Brown, il rapper romano, fondatore assieme a Grandi Numeri e il produttore Dj Squarta dei Cor Veleno, morto l'1 gennaio del 2016 dello scorso anno a causa di una malattia che l'aveva tenuto lontano dai palchi per un po' di tempi. Una morte che aveva coinvolto l'intera scena italiana, che aveva pianto uno dei suoi protagonisti, di quelli che, tra l'altro, avevano contribuito all'importanza di Roma nel circuito italiano. E così Piotta, che quel mondo lo conosce bene e aveva girato i palchi italiani assieme proprio a David Belardi – vero nome di Primo Brown -, ha deciso di dedicargli un pezzo e un video emozionante, che riprende una serie di videotape che mostrano concerti, cazzeggio e momenti passati assieme da vari protagonisti degli anni '90 e 2000.
Si chiama "Di noi" l'omaggio di Piotta, accompagnato da un video che, dopo una selezione da oltre 10 ore di girato recuperato da vecchie VHS, Betacam e Mini DV con materiale inedito dal 1990 al 2002, "racconta con lo sguardo dell’amico il loro rapporto, la scena hip hop degli anni ’90 e i suoi protagonisti" che sono, almeno nel video in questione: Amir, Brusco, Crash Kid, Danno (Colle Der Fomento), Dj Mada, Dj Phella, Fuji, Grandi Numeri (Cor Veleno), Masito (Colle Der Fomento), Papik, Robba Coatta, Rome Zoo, Squarta (Cor Veleno), Stand, Supremo 73, Tuff, Turi, Urban Force.
E così, attraverso backstage dei videoclip ufficiali, concerti storici (come quello al Circolo Degli Artisti di Roma nel 1994, il live per MTV al Rolling Stone di Milano nel 2000 oppure La Grande Onda Tour a Palermo nel 2002), interviste radio, sessioni in studio di registrazione e momenti personali si racconta un pezzetto di storia di Primo Brown:
Esattamente un anno fa – racconta Piotta – mi è venuto spontaneo dedicargli questo pezzo. Non aveva senso comporre un pezzo hardcore perché in tal senso il re è sempre stato David. L'ho fatto allora alla mia maniera. È un tributo sincero a un grande artista, con cui ho avuto il privilegio di condividere tantissime esperienze. Un omaggio al modo di vivere la musica nostro e della nostra generazione, la scena romana dei '90.
