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Kevin Shields dei My Bloody Valentine: “Il Britpop fu una cospirazione del Governo Blair”

Kevin Shield, uno dei fondatori della band irlandese dei My Bloody Valentine ha rilasciato dichiarazioni cospirazioniste sul fenomeno del Britpop, spinto dal Governo Blair: “Siamo stati tutti ingannati”
A cura di Francesco Raiola
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Tra pop e paranoia le dichiarazioni che Kevin Shields ha dato al Guardian, riguardo il britpop e una cospirazione governativa starebbe alla grande in un libro di Thomas Pynchon. La metà dei My Bloody Valentine, infatti, in una delle rare interviste ha dichiarato, dopo una domanda sul fenomeno della Cool Britannia, abbastanza arrabbiato che "il Britpop fu massivamente spinto dal Governo. A volte – continua – sarebbe interessante leggere tutti i file del MI5 sul Britpop. Siamo stati tutti ingannati".

Una dichiarazione forte quella di Shields, uno dei miti della musica inglese grazie ai suoi MBV, il cui ultimo album "m b v" – uscito 22 anni dopo "Loveless" del 1991 – è considerato da molti uno degli album più belli del 2013. L'intera intervista uscirà domani, ma il quotidiano inglese ha già dato un'anteprima di ciò che leggeremo. Il quotidiano inglese scrive, inoltre: "Nei primi anni della premiership di Tony Blair, i luminari del Britpop come Noel Gallagher e Damon Albarn furono supporter del Governo laburista e visitarono Downing Street".

Oltre che del Britpop Shields ha parlato anche dei suoi anni in tour coi Primal Scream – con cui fu in tour dal 1999 al 2006 –, anni confusi, per usare un eufemismo: "A 30 anni ho fatto cose folli e stupide (…). Ho preso tantissime droghe per divertimento, per questo è tutto così confuso. Riesco a ricordare i primi e gli ultimi concerti con i Primal Scream, ma tutto il resto e interscambiabile".

Aspettiamo l'intervista continua che uscirà domani

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