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Kesha ringrazia i fan per la solidarietà: ‘Voglio solo far musica senza aver paura’ 

Kesha torna a parlare dopo la sentenza che le ha negato la rescissione del contratto dall’etichetta di Dr. Luke, suo produttore storico, accusato di abusi sessuali: con un post su Facebook la cantante ringrazia i fan per la solidarietà e invita a non cedere di fronte alle violenze.
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Kesha esce dal Tribunale (Getty Images)
Kesha esce dal Tribunale (Getty Images)

Kesha è tornata a parlare dopo la sentenza di venerdì scorso in cui il giudice respingeva la sua richiesta di rescindere il contratto che la lega all'etichetta Kemosabe Records (legata alla Sony) del produttore Dr. Luke accusato dalla cantante di averle praticato violenze fisiche e mentali nel corso di questi ultimi anni. Kesha, infatti, è legata contrattualmente all'etichetta del produttore da quando ha 18 anni e per un totale di 5 album di cui ne sono usciti solo 2. La ragazza ha accusato quello che una volta considerava il suo mentore di averla più volte attuato violenza, trovandosi un giorno nuda nel suo letto senza ricordare nulla; accuse che il produttore ha respinto al mittente pochi giorni fa con una serie di tweet, spiegando di non aver mai stuprato la ragazza né averci mai fatto sesso e che tutto il caso è stato montato a causa dalla rinegoziazione del contratto.

#FreeKesha e il supporto di Adele, Swift e Gaga

Sul web, intanto, si è attivato un movimento dietro l'hashtag #FreeKesha in cui i sostenitori della cantante chiedono che il contratto della cantante venga rescisso e anche nel mondo reale, quello fatto di colleghi e amici Kesha sta ricevendo la solidarietà di molte colleghe, da Lady Gaga a Taylor Swift che ha staccato un assegno da 250 mila dollari per aiutarla in questa battaglia, passando, tra l'altro, per Lena Dunham, Demi Lovato o Adele che ieri sera, durante i Brit Awards 2016, ha preso posizione ufficiale e pubblica al fianco della collega nonostante sia anch'essa legata alla Sony.

https://www.instagram.com/p/BCNXh3tR7tb/

‘Se avete subito abusi non abbiate paura di denunciare'

Nel suo post su Facebook (che ha collezionato oltre 570 mila like, 87 mila condivisioni e 8500 commenti) la cantante si dice grata a chiunque le abbia espresso solidarietà, incredula di fronte alla quantità di messaggi ricevuti da tutto il mondo:

Tutto quello che ho sempre voluto era poter fare musica senza avere paura, essere spaventata o abusata. Questa faccenda non ha mai avuto a che fare con la rinegoziazione del contratto ma riguarda l'essere liberata dal mio aguzzino. Mi piacerebbe continuare a lavorare con la Sony se solo facesse la cosa giusta e tagliasse i legami che ho con il mio aguzzino.

Poi Kesha si rivolge alle ragazze, facendo del suo caso un esempio generale:

Penso alle giovani ragazze di oggi: non voglio che la mia futura figlia o la vostra o qualunque persona debba avere paura di essere punite se parleranno di abusi subiti, soprattutto se chi abusa di loro è in una condizione di potere e il mio caso non credo che stia dando a chi ha subito abusi la fiducia che possono denunciare tutto. Voglio dirvi, però, che se avete subito abusi non abbiate pausa denunciare (…) Sì, sono femminista ma più di tutto sono umanista. Credo nel supporto degli essere umani a essere sicuri. Siamo tutti insieme, non siete sole.

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