Kesha fa cadere parte delle accuse contro Dr. Luke: “Voglio tornare a fare musica”
La guerra legale tra Kesha e il produttore Dr. Luke, al secolo Łukasz Sebastian Gottwald, si prende una pausa, almeno per quanto riguarda la California. La cantante, infatti, ha annunciato che almeno per quanto riguarda la corte californiana ha deciso di ritirare la denuncia affinché possa riprendere la sua vita artistica, ferma praticamente – tranne per un paio di episodi isolati – da 4 anni. Kesha ha accusato negli anni scorsi il suo produttore storico, nonché proprietario dell'etichetta che la produce, di averle praticato violenza sessuale – cosa negata con forza dall'uomo – e nei mesi scorsi aveva incassato l'appoggio di molte colleghe. Da quattro anni, comunque, per colpa di questa causa non ha potuto pubblicare cose nuove e un Giudice ha respinto la sua richiesta di poter venir meno al contratto che la lega alla Kemosabe Label (satellite della Sony), fermandola praticamente al 2012, quando pubblicò il suo secondo album "Warrior" che segue di due anni "Animal", disco che conteneva la sua hit "Tik Tok".
Nuove canzoni consegnate all'etichetta
Oggi la cantante ha fatto sapere tramite i suoi legali di aver consegnato 28 nuove canzoni alla Sony – che in passato le aveva permesso di poter pubblicare con un altro produttore – così da adempiere ai doveri contrattuali e tornare a poter fare musica in maniera attiva:
Kesha è focalizzata sul tornare a fare musica e ha presentato 28 canzoni alla sua etichetta – ha scritto in una nota l'avvocato Daniel Petrocelli -. Abbiamo reso noto all'etichetta di kesha della sua volontà di tornare con un singolo e un album il prima possibile.
La risposta dell'avvocato di Dr. Luke
La Sony non ha rilasciato alcuna risposta, ma l'avvocato di Dr. Luke è intervenuta spiegando che se la cantante ha lasciato cadere quell'accusa è solo "perché non ha alcuna possibilità di vincere. Kesha non avrebbe dovuto portare le sue accuse false e senza valore in nessuna Corte. La denuncia di diffamazione da parte di Dr. Luke continua.
Nessuna marcia indietro
La cantante, però, non ha intenzione di fare marcia indietro, infatti, la causa continua a New York, come ha ribadito in un tweet in cui ha scritto: "La mia battaglia continua. Ho bisogno di far uscire la mia musica. Continuerò a combattere per i miei diritti a New York, grazie per tutto il vostro supporto.
My fight continues. I need to get my music out. I am continuing to fight for my rights in New York. Thank you for all your support.