Kenye West, polemica per il rap sul morbo di Parkinson
Il nuovo disco di Kanye West è uscito solo da qualche giorno, accolto da grandi aspettative della discografia mondiale e dei seguaci di uno tra i rapper più titolati al mondo. Eppure, il suo nuovo lavoro ha sollevato contemporaneamente tantissime critiche per un tema delicato che il cantante ha trattato con particolare noncuranza in uno dei singoli contenuti nella nuova raccolta. Il pezzo che fa discutere è On sight, la traccia iniziale di Yeezus che contiene chiaramente un rferimento al morbo di Parkinson. Per quanto sia evidente che stia nell'essenza del genere musicale l'utilizzo di terminologie e linguaggi piuttosto duri che facciano della volgarità un sinonimo o strumento di sintesi, è altrettanto vero che il Guardian ha riscontrato in alcuni passaggi un vero e proprio oltraggio e mancanza di sensibilità nei confronti di coloro che sono affetti dal morbo. "A monster about to come alive again / Soon as pull up and park the Benz / We get this bitch shaking like Parkinson’s" che non vuol dire altro che "Il mostro sta per tornare in vita/appena parcheggerà la Mercedes/Faremo agitare questa troia come se avesse il Parkinson".
Le reazioni sono state immediate e repentine e la principale è arrivata da Steve Ford, fra i vertici dell’organizzazione Parkinson's UK, la no-profit che sostiene la ricerca e l'assistenza contro il morbo. Ha parlato del testo del rapper come un “imperdonabile livello di stupidità poiché chi è malato di Parkinson deve confrontare giornalmente un’intollerabile discriminazione sociale, fino al punto da avere paura di uscire di casa […] questo genere di commento così insensibile, fatto senza pensare, rende le cose ancora più difficili per queste persone”. Ma l'artista fa orecchie da mercante, non mette bocca sulle accuse di misoginia e si dice disinteressato alla questione perché troppo impegnato a godersi la sua primogenita, North ed il matrimonio con Kim Kardashian.