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Keith Jarrett torna all’Umbria Jazz dopo la rottura del 2007

Il pianista torna questa sera, dopo anni, alla rassegna jazz di Perugia. Una città che Jarrett definì dannata nel 2007, dopo aver abbandonato il palco a causa dei flash degli spettatori, il direttore Carlo Pagnotta disse: “Con lui abbiamo chiuso”. Ma pare che i rapporti si siano ricuciti.
A cura di Andrea Parrella
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Keith Jarrett torna all'Umbria Jazz e lo fa dopo una pausa di quasi sei anni. Nel 2007 si chiuse con grosse contestazioni da parte del pubblico e le parole dure del direttore e organizzatore del festival Carlo Pagnotta, che dopo l'abbandono del palco da parte del pianista disse senza mezzi termini: "Abbiamo deciso che con lui abbiamo chiuso. Resterà sempre parte della storia di questo festival, ma faremo a meno della sua musica". L'evento si può ritrovare con facilità nelle pagine di Repubblica di qualche anno fa, nelle quali si raccontava di un atteggiamento scontroso (più del solito) da parte del gruppo capitanato da Jarrett. Sempre pretenzioso, quell'anno aveva categoricamente affermato, prima di esibirsi, che non avrebbe accettato foto e se ne sarebbe andato al primo dannato flash della "dannata" città. L'articolo racconta di un Jarrett insopportabile sul palco e, al momento del bis, un flash ha fatto imbestialire i tre musicisti che lo hanno prontamente abbandonato.

Ma fu in realtà solo l'atto finale di qualcosa che era già cominciato anni prima, come quando nel 2000 Jarret minacciò che non avrebbe suonato vista la temperatura scesa al di sotto dei 19 gradi. Un carattere complesso col quale Pagnotta aveva appunto deciso di chiudere in maniera inderogabile. Non abbastanza a quanto pare, visto che questa sera Keith Jarrett sarà sul palco dell'Umbria Jazz, nonostante il direttore concluse così, sei anni fa, la sua dichiarazione: "Capisco tutto perfino l'ossessione delle telecamere, ma non si può insultare un pubblico e addirittura una intera città per colpa di qualche flash. L'artista Jarrett è sublime, l'uomo molto discutibile".

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