23 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Keith Jarrett Leone d’Oro alla Biennale di Venezia: arriva il cd del concerto storico a La Fenice

In occasione dell’assegnazione del Leone d’Oro alla carriera al 62° Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia, Keith Jarrett, che non potrà suonare a causa di problemi di salute, pubblica un doppio cd intitolato “La fenice”, che riprende un concerto storico che il pianista tenne nel 2006 proprio nel teatro veneziano.
A cura di Redazione Music
23 CONDIVISIONI
Keith Jarrett durante il concerto 'Piano solo' al teatro La Fenice di Venezia del 19 luglio 2006 (Ph. MICHELE CROSERA/AFP/Getty Images)
Keith Jarrett durante il concerto ‘Piano solo' al teatro La Fenice di Venezia del 19 luglio 2006 (Ph. MICHELE CROSERA/AFP/Getty Images)

Il concerto che Keith Jarrett tenne al teatro La Fenice di Venezia nel 2006 restò negli annali anche per un'improvvisa interruzione dovuta a un crampo alla mano. Ma lo restò, soprattutto, per l'interpretazione che le cronache dell'epoca esaltarono e che oggi diventa un album che uscirà a ridosso di un'occasione importante, ovvero l'assegnazione del Leone d’Oro alla carriera al 62° Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia che per la prima volta premia un jazzista (prima il Premio era andato ad artisti del calibro di Luciano Berio, Pierre Boulez, György Kurtág, Sofia Gubaidulina e Steve Reich), benché ancora una volta la categorizzazione non rende pienamente omaggio allo spessore di uno degli artisti contemporanei più importanti della storia musicale, autore di concerti storici – così come di storiche interruzione – e di registrazioni del calibro del "Köln Concert", pietra miliare del jazz mondiale.

Personalità unica e arte senza confini

Il pianista purtroppo non potrà suonare a Venezia, durante la manifestazione che si terrà dal 28 settembre al 7 ottobre, a causa di condizioni di salute che lo hanno obbligato a uno stop dei concerti per tutto il 2018, compreso quello alla Carnegie Hall di New York del 21 marzo scorso (per l'occasione il Presidente della Biennale Paolo Baratta e il Direttore del Settore Musica Ivan Fedele hanno annunciato che a sostituirlo sarà un concerto del Parco della Musica Contemporanea Ensemble dedicato a un altro grande americano, Elliott Carter): "Acclamato unanimemente come uno dei più importanti pianisti nel campo dell’improvvisazione e del jazz – recita la motivazione della Biennale – Keith Jarrett è un artista che si è cimentato con straordinario talento e creatività in diversi generi musicali, tra i quali la musica classica, componendo partiture raffinate e graffianti al tempo stesso. La sua sterminata discografia è la testimonianza di un’arte senza confini e di una personalità unica nel campo del jazz, il cui approccio e la cifra stilistica così personali ne fanno un maestro universale della storia della musica”.

La Fenice tra improvvisazione e standard

Il doppio album prevede otto parti di improvvisazioni che prendono il nome di Parte I, via via, fino a Parte VIII e sono un mix di generi, dal jazz "classico" al blues. La prima parte del disco prevede le prime cinque parti, mentre le altre tre sono nella seconda, con la sesta e la settima interrotte da "The Sun Whose Rays" che fa parte dell'operetta Mikado con musiche di Arthur Sullivan e libretto di W. S. Gilbert e i bis "My Wild Irish Rose" registrato in precedenza – come si legge nella nota che lo accompagna – dallo stesso Jarrett in "The Melody At Night With You", album uscito nel 1999, dallo standard "Stella By Starlight" (suonato anche, tra gli altri, da Miles Davis) che il pianista suona spesso in trio con Gary Peacock e Jack DeJohnette e da "Blossom", pezzo del 1974 composto da Jarrett assieme a Jan Garbarek, Palle Danielsson e Jon Christensen

23 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views