Kanye West, al via la campagna elettorale impossibile: “Stavo per uccidere mia figlia con l’aborto”
Kanye West ha tenuto il suo primo raduno elettorale come potenziale candidato alle prossime elezioni americane che si terranno tra qualche mese. Il rapper ha parlato davanti a qualche centinaio di persone, arrivando vestito con un giubbotto militare e un 2020 disegnato dietro al capo e parlando di aborto, aiuti alle donne che partoriscono e schiavismo tra le altre cose. Il cantante ha chiesto di chiudere le porte e di non fare chiasso al pubblico presente in sala con le mascherine ma non senza violare le regole sul distanziamento sociale: "Ragazzi, se avete bisogno di respirare andate fuori e fate due chiacchiere. Abbiamo bisogno di silenzio assoluto e ordine".
La candidatura di Kanye West alle elezioni americane
Approcciarsi a Kanye West è sempre complesso. Lo è quando pubblica musica, quando concede interviste e lo è ancora di più in questo periodo in cui ha deciso di voler tentare la corsa per le Presidenziali americane. Una corsa senza speranza che qualcuno spiega come mossa pubblicitaria per il suo prossimo album. Ma andiamo con calma. Qualche settimana fa il rapper americano aveva annunciato ancora una volta la sua candidatura, con estremo ritardo, al punto da non poter correre in alcuni stati chiave e a un certo punto pareva che fosse impossibile che legalmente potessimo scrivere che il rapper tentava la candidatura. Eppure, come ha spiegato il New York Times, tecnicamente Kanye West ha presentato i documenti alla Commissione elettorale federale, come può farlo chiunque, perché "Devi riempire questi moduli per condurre una campagna presidenziale, ma riempire quei moduli non significa che stai conducendo una seria campagna presidenziale". Insomma, continua il NYTimes, anche vostra madre può candidarsi, il che non significa che la sua candidatura voglia significare alcunché.
Il primo comizio del rapper
Kanye ha fama e soldi però per organizzare anche raduni elettorali e usare alcuni media per far sentire la propria voce ed è quello che pare stia facendo in questi giorni. Dopo aver appoggiato il Presidente Donald Trump per anni, Kanye West ha deciso di correre da indipendente sotto l'egida di un marchio, "Birthday Party" che ha anche l'appoggio di Elon Musk e ha in mente un programma molto conservatore, come ha specificato anche in questo primo incontro che ha organizzato a Charleston, nella Carolina del Sud, davanti a poche centinaia di persone con una diretta su Youtube e su alcune emittenti locali che hanno dato voce al suo pensiero su argomenti come aborto e potere dei neri, criticando quella che è una delle figure fondamentali dell'abolizionismo, ovvero Harriet Tubman.
Kanye West sull'aborto
Ma lo show di Kanye West, che è parso in molti punti assolutamente improvvisato, sia nei temi che a livello tecnico, è continuato parlando soprattutto di aborto e Dio. Il cantante è scoppiato in lacrime quando ha parlato di aborto, spiegando che sua madre gli ha salvato la vita quando si è opposta a suo padre che voleva che abortisse: "Mia madre mi ha salvato, non ci sarebbe stato alcun Kanye West perché mio padre era troppo occupato" ha detto il rapper che ha anche detto di aver rischiato di uccidere sua figlia: "Ricordo quando la mia compagna [e attuale moglie Kim Kardashian, ndr] mi chiamo urlando e piangendo per dirmi che era incinta. Era incinta e per qualche mese abbiamo parlato della possibilità di non avere questo figlio". Erano a Parigi quando lo schermo del suo computer diventò bianco e nero e gli apparì dio "‘Se sposi la mia visione, io sposerò la tua' e così chiamai mia moglie e le ho detto che avremmo dovuto avere questo bambino. Anche se mia moglie mi chiederà il divorzio dopo questo comizio, lei ha dato vita a North". Il rapper ha spiegato di non voler rendere illegale l'aborto: "Deve continuare a essere legale ma deve esserci l'opzione massimo di incentivo possibile e questo è la possibilità di dare a chi decide di avere un figlio un milione di dollari" ha detto, senza spiegare, ovviamente, da dove prendere questi soldi.
Kanye West contro il simbolo antischiavismo
Kanye West, che ha spesso posizioni molto controverse sui temi del razzismo e su vari temi ha criticato, infatti, quella che è una delle figure simbolo della liberazione dalla schiavitù negli Usa. Harriet Tubman, infatti, è una donna nata in schiavitù che è riuscita a liberarsi e ha lottato per la liberazione di tantissimi altri schiavi, con l'organizzazione nota come "La ferrovia sotterranea" (che dà anche il titolo a un libro di Colson Whitehead, che ha vinto il Pulitzer), impegnandosi anche per il suffragio alle donne. Kanye West ha detto, però, che la donna "Non ha veramente liberato gli schiavi, ma ha semplicemente portato gli schiavi a lavorare per altre persone bianche" tirandosi addosso non poche critiche.
LGBT+, armi e la vittoria alle elezioni
Tra le altre cose West ha parlato dei diritti della comunità LGBT+ ("Gesù ama tutti, non discrimina nessuno"), del controllo delle armi ("Le armi sono divertenti. Il punto è che se smettiamo di avere armi, quando gli altri Paesi verranno e ci troveranno senza armi cosa pensate che succeda? Sarete schiavizzati. Le armi non uccidono le persone, sono le persone a uccidere le persone") e sul vincere o perdere le elezioni ("Non mi importa se vincerò o meno le elezioni, l'importante è essere al servizio di Dio").