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Justin Bieber invia una lettera ai fan: “Dico e faccio cose sbagliate, non sono un robot”

Una lettera scritta, postata su Twitter e poi cancellata da Justin Bieber, spiegava ai fan il perché dei battibecchi di questi giorni.
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Justin Bieber (CHRISTOPHE ARCHAMBAULT/AFP/Getty Images)
Justin Bieber (CHRISTOPHE ARCHAMBAULT/AFP/Getty Images)

Justin Bieber ha postato una lettera, successivamente cancellata su twitter, in cui spiegava i motivi per cui nei giorni scorsi ha avuto un po' di problemi con i suoi fan. Sono settimane complesse nel rapporto tra la popstar canadese e il suo pubblico, quei beliebers che da sempre contribuiscono a farne una delle star più amate e chiacchierate al mondo. Durante un concerto a Manchester, all'interno del suo Purpose Tour, infatti, Bieber, dopo aver cercato di parlare tra una canzone e l'altra e dopo essere subissato dalla voce del pubblico che non lo faceva continuare, ha gettato il microfono a terra e ha abbandonato il palco, prima di rientrare spiegando il perché di quel gesto.

Un gesto che si ripeteva a pochi giorni da un altro battibecco avuto coi propri fan sempre per lo stesso motivo. È noto che i fan sono sempre molto caldi e usano urlare (sic) quando sono vicini al proprio idolo, soprattuto se teenager, ma ultimamente questo atteggiamento a Bieber non fa molto piacere. Nella lettera, infatti spiegava:

La gente tende a cercare di zittirti. Quello che voglio dire è che la gente cerca di confondere, alcune persone non vogliono sentire. Ma io mi sento semplicemente come se non usassi questa piattaforma per dire come mi sento realmente, e se non la uso per essere l'uomo che sono e parlo da quello che c'è veramente nel mio cuore, beh, farei un'ingiustizia nei miei confronti e non mi starei comportando bene nei confronti di nessuno tra il mio pubblico. Ci sono momenti in cui dico le cose sbagliate, perché sono umano ma non pretendo di essere perfetto e spero che voi lo capiate, io non dico la cosa giusta ogni volta perché se così fosse sarei un robot e io non sono affatto un robot. Ci sono volte in cui sono scocciato… volte i cui sono arrabbiato e certe volte in cui sono frustrato. Ma sarò sempre me stesso sul palco.

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