Justin Bieber accusato ancora dal vicino per insulti razzisti
Non è ancora chiuso il contenzioso che vedeva contro la popstar canadese Justin Bieber e il suo vicino di casa Jeff Schwartz. Lo scorso anno, infatti, l'uomo denunciò Bieber per aver preso la propria casa a colpi di uova, causando danni per svariate migliaia di euro. Oggi, invece, l'accusa è per la sua guardia del corpo che mesi prima del lancio delle uova gli avrebbe gridato contro insulti a sfondo razzista.
Stando, infatti, a quanto riporterebbero alcuni documenti ottenuti dal sito americano TMZ, il nuovo incidente sarebbe avvenuto nel maggio 2013, durante il weekend del Memorial Day, quando Schwartz e un amico si sarebbero avvicinati al ragazzo per chiedergli di evitare di guidare troppo velocemente là intorno, perché avrebbe potuto mettere a rischio gli abitanti della zona. Una richiesta che evidentemente non piacque né al ragazzo, né alla sua Guardia del corpo il quale gli si rivolse come "Piccolo ragazzo ebreo", rivolgendosi a lui in maniera sgarbata: "E cosa vorresti fare, ragazzo ebreo?".
L'uomo ha accusato Bieber di aver terrorizzato i suoi vicini mentre viveva a Calabasas, in California, con feste rumorose, corse d'auto e sputi (che Bieber, ovviamente, nega) e ora ne chiede conto, forte anche della condanna che è riuscito a fargli avere lo scorso anno. La popstar, infatti, per il lancio delle uova è stato condannato a 80 mila dollari di danni e due anni di libertà vigilata per vandalismo. Al ragazzo, inoltre, furono anche ordinati 5 giorni di servizi sociali oltre all'obbligo di dover seguire un corso di 12 settimane per la gestione della rabbia.
Schwartz, quindi, avrebbe chiesto i danni morali al ragazzo, accusandolo non solo delle frasi razziste, ma anche di aver urlato oscenità alla moglie e al figlio minore dell'uomo. Una storia che pare non avere fine: chissà cosa risponderà questa volta il cantante.