Jovanotti dice stop: “Mi fermo un anno”

Sono stati due anni intensi e ricchi di soddisfazione per Lorenzo Jovanotti che, dalla sua trasferta americana fatta quasi per scherzare, ha fatto poi seguito un "best of" ed un tour incredibile, uno degli show più seguiti della scorsa estate, quel "Lorenzo negli stadi" che è diventato anche una prima serata su Rai Uno. L'annuncio è arrivato da Trieste dove il cantante era presente per il secondo anniversario della morte di Francesco Pinna, il ragazzo travolto e ucciso, mentre lavorava all'allestimento del palco.

Mi fermo almeno un anno, sono in zona sviluppo-ricerca. E' uscito un bel pacco di roba. Sto vivendo perché per scrivere una canzona bisogna vivere: è la vita che ti ispira in qualche modo. Sono molto contento di quello che abbiamo fatto, è stato il più grande tour italiano, un anno pieno e spero di rilanciare ancora meglio la prossima volta.

Jovanotti ha cantato alcuni suoi brani ed ha assistito al torneo di volley in onore di Francesco Pinna, organizzato dalla Calicanto Onlus. Lorenzo ha cantato "Il vecchio e il bambino" con i ragazzi dell'associazione no-profit ed ha ricordato il ragazzo scomparso due anni fa:

Ho un legame speciale con Trieste e la Calicanto. Purtroppo ci ha uniti un fatto tragico, non ho mai incontrato Francesco e me lo ritrovo nella mia vita. Questi ragazzi (quelli della Calicanto, ndr), hanno un talento unico: quando avete bisogno di me, fate un fischio e se avete bisogno di fondi ci metteremo al lavoro per trovarli.

Francesco Pinna morì il 12 dicembre 2011, durante l'allestimento del palco dell'Ora Tour a Trieste. Era addetto a montare le casse a terra del palco, assunto dalla cooperativa On Stage in qualità di facchinaggio. L'impianto audio sospeso gli cadde in testa, spaccandogli il caschetto.