“Innocent”: nuovo singolo per gli Stereophonics
“Keep calm and carry on" di sicuro non è l’album migliore degli Stereophonics
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Ha debuttato al numero 11 delle chart britanniche, il posizionamento finora più basso ottenuto dalla band che è ora di fatto un quartetto. La BBC ci va giù pesante: "Keep calm and carry on non farà guadagnare a Kelly Jones e soci neanche un nuovo fan”.
Una piccola storia (con la esse minuscola): nel Regno Unito, ai tempi del secondo conflitto mondiale, la Corona fece preparare dei manifesti motivazionali da affiggere su tutti i muri, compreso un poster riservato al temuto momento in cui le armate nemiche avessero invaso il territorio; la Storia (con la esse maiuscola) è poi andata diversamente, e quel particolare manifesto è invecchiato nella soffitta d'un negozio d'anticaglie.
La reliquia recava la scritta Keep Calm And Carry On, ed in seguito alla sua riscoperta la frase è diventata una sorta di logo usato per tazze, magliette e merchandising vario. Un poster di questa serie campeggiava sulla parete di un pub nel quale si trovavano i componenti degli Stereophonics, ed ecco come il motto è diventato titolo del loro ultimo album.
Il singolo scelto come apripista è Innocent. "Innocent" è un pop-rock maturo, accattivante e stranamente ricorda certe cose soliste di George Harrison, carine ma non capolavori. La canzone è un viaggio nel passato (anche a livello musicale i richiami retro sono tangibili), la storia quella del gioco suicida di una ragazza, presa ad emblema dell’incoscienza propria della giovane età. Perfettamente in tema l'ambientazione scelta per il video, ossia quella di una festa paesana a cavallo fra i '60 e i '70, naturalmente sullo sfondo delle casette a schiera di un piccolo villaggio del Galles: la stessa band proviene da un ambiente simile.
TRACKLIST:
"She's alright (She's with me)"
"Innocent"
"Beerbottle"
"Trouble"
"Could you be the one?"
"I got your number"
"Uppercut"
"Live ‘n' love"
"100mph"
"Wonder"
"Stuck in a rut"
"Show me how".
Paola Dello Iacono