In un documentario George Michael ammette: “La mia vita è stata una perdita di tempo”
Prima di morire, George Michael stava lavorando a un documentario sulla sua vita che però non ha potuto portare definitivamente a compimento. Lo scorso 25 dicembre, infatti, il corpo dell'ex Wham! e protagonista del pop inglese degli anni 80 e 90, fu trovato senza vita nella sua camera da letto dal compagno. Il motivo della morte, a dispetto di quello che si disse nei mesi successivi, quando le speculazioni su voci di alcol e droga si inseguivano quotidianamente, fu per cause naturali, come stabilì l'autopsia sul corpo del cantante che diede alla famiglia la possibilità di rientrare in possesso del corpo e dargli sepoltura.
Come voleva essere ricordato
A distanza di quasi un anno dalla sua morte, comunque, uscirà questo documentario, "George Michael: Freedom", che sarà disponibile a partire dal prossimo 21 ottobre: un'ora e mezza di quello che nel trailer è definito come un "film di e su George Michael" e che racconterà le sue passioni, la sua musica, i suoi amori e anche i tanti problemi che hanno costellato la vita del cantante di origini greche: "Spero che le persone pensino a me come qualcuno con aveva una sorta di integrità. Spero vivamente di essere ricordato per questo, anche se sarà difficile" continuando, stando a quanto scrive il Daily Mail, con una nota di tristezza: "Credo che sia stata tutta una perdita di tempo, uno sforzo inutile".
La morte del compagno Anselmo Feleppa
Una parte importante ce l'hanno anche le tragedie che hanno costellato la propria vita, soprattutto quelle che hanno colpito il suo fidanzato storico e la madre. Parlando di Anselmo Feleppa, suo ex compagno, infatti, il cantante ha raccontato di quando lo notò tra il la folla durante un'esibizione al Rock in Rio e di come si innamorarono, finché, a un certo punto, però Feleppa si rese conto di non stare bene e il test dell'Hiv confermò i suoi timori: "È stato il momento più spaventoso della mia vita – ha spiegato -. Ero terrorizzato all'idea di perderlo, era stato il mio salvatore. Trovare un compagno, all'epoca, mi cambiò".
La depressione dopo il cancro della madre
Michael parla anche della madre, colei che gli stette vicina dopo il suo coming out e la cui morte lo gettò in una sorta di depressione da cui fece fatica a uscire: "Successivamente, quando mia madre si ammalò di cancro, mi sentii come se fossi diventato un bersaglio di Dio. La presi malissimo, non avevo mai sentito, così forte, la depressione". Tra coloro che appaiono nel doc, per ricordarlo, ci sono anche colleghi e amici come Liam Gallagher, Mark Ronson, Mary J.Blige, Nile Rodgers, Tony Bennett, Elton John, Stevie Wonder, Kate Moss e Naomi Campbell, tra gli altri.