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“In Cantus”: Roberto Vecchioni si ispira a Vittorio Gassman

Per il suo ultimo album, uscito ieri, il cantautore ha preso spunto dalla spiritualità di una poesia scritta dal grande attore, “A Dio”.
A cura di Paola Ciaramella
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Un disco intriso di spiritualità, ma senza retorica, in cui Vecchioni sperimenta combinazioni nuove tra musica leggera e classica. È uscito ieri In Cantus, ultimo lavoro del cantautore lombardo: 14 pezzi registrati dal vivo, durante una serie di concerti natalizi, tenuti lo scorso anno in diverse Chiese e Cattedrali.

Nell’album brani come Samarcanda e Luci a San Siro – in versione orchestrale – si alternano ad arie classiche di Rachmaninoff e Vivaldi

vecchioni

. Per gli inediti La stazione di Zima, Le rose blu e Viola d’inverno Vecchioni si è ispirato a una poesia di Gassman, A Dio, in cui il celebre attore si interrogava sulla solitudine umana, manifestando il suo bisogno del Divino.

Senso dell’esistenza e amore tra gli uomini gli altri, importanti, temi del disco, che a dicembre sarà seguito da una serie di concerti in giro per l’Italia. Il cantautore presenterà In Cantus domani alle 18.00, ne “La Feltrinelli” di piazza Piemonte, a Milano.

Paola Ciaramella

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