In 70 mila per Jovanotti a Risorgimarche: “Per me eravamo molti di più…eravamo UNO!”

Era molto atteso il concerto gratuito che Jovanotti e la sua band hanno tenuto a Matelica per l'evento di chiusura di RisorgiMarche il festival ideato da Neri Marcorè per raccogliere fondi e tenere alta l'attenzione per le popolazioni colpite dal terremoto. Circa 70 mila persone si sono arrampicate fin lì, occupando il prato dinanzi all'Abbazia di Roti per un colpo d'occhio che impressiona. Jovanotti si è esibito con Saturnino, Leo Di Angilla, Riccardo Onori e Gianluca Petrella nel pomeriggio intonando alcune delle sue canzoni più note come "Ombelico del mondo", "Mi fido di te", "Viva la libertà", "A te" e "Le Canzoni" esibendosi anche in un duetto – come riporta il Corriere della Sera – assieme al padrone di casa Marcorè con cui ha cantato "‘Che sarà', brano dedicato alle terre marchigiane", senza esimersi da un fuori programma, ovvero il duetto con un bambino ne "Il gatto e la volpe".
"Qualcuno dice 70mila per me eravamo molti di più…eravamo UNO!!!!!! – ha scritto su Instagram un Jovanotti entusiasta della giornata, dopo che nei giorni scorsi aveva scritto del concerto e avvisato di prepararsi bene al caldo e alla camminata -. Vi siete fatti 8 km a piedi e avete costruito una cosa bellissima tra il prato e il cielo. Viva @risorgimarche e grazie per l’accoglienza!". Poi Jovanotti ha voluto regalare parole di stima proprio per Marcorè che si è inventato un festival che nelle scorse settimane ha visto tra i protagonisti Piero Pelù, Alex Britti, Luca Carboni, Clementino, e Paola Turci. "#nerimarcorè sei un organizzatore super oltre al grande artista che conoscevo. E quando vi cercano di spegnere l’entusiasmo non permetteteglielo, è un trucco, le vostre risorse sono pazzesche. Le nostre. Buona serata e buon ritorno a casa a chi c’era"
Anche Risorgimarche ha voluto condividere un pensiero sul concerto, condividendo il servizio del TG1: "È il momento di ricostruire la pazzesca giornata di ieri, colore per colore. Un concerto, quello di Lorenzo Jovanotti Cherubini, che rimarrà nella storia di questo festival. Come ogni momento vissuto insieme a tutti gli artisti che hanno scelto di condividere un'esperienza unica con tutti voi e, soprattutto, con le comunità colpite dal terremoto. Rispettando i luoghi, la loro bellezza e la loro storia".