Il Volo risponde a Cenci e Renis: “Ora saltano tutti sul carro del vincitore”
Tra le varie cose di cui è stato accusato Il Volo c'è anche quella di essere stati ingrati nei confronti di due delle persone a cui devono il successo. Va avanti da giorni, soprattutto da quando hanno vinto l'ultima edizione del Festival di Sanremo, una piccola polemica che vede i tre ragazzi protagonisti assieme al regista di "Ti lascio una canzone" Roberto Cenci e Tony Renis, ovvero l'uomo che gli avrebbe aperto le porte al successo internazionale e avrebbe detto affermato che senza di lui "non saremmo qui a parlare de Il Volo". I due, infatti, hanno accusato i tre di non aver speso neanche una parola per ringraziare chi gli avrebbe dato la possibilità di essere al punto in cui sono attualmente, ovvero sul tetto dell'Italia musicale. Una polemica che i tre, però, non accettano, rimandando al mittente le accuse di ingratitudine.
In una teleconferenza organizzata ieri, infatti, Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble hanno spiegato: "Qualcuno non vuole che festeggiamo la vittoria a Sanremo, ma noi vorremmo essere lasciati fuori da queste liti" e, dopo averli accusati di "voler saltare sul carro del vincitore", spiegano una volta per tutte la loro versione dei fatti e perché i rapporti con Cenci e Renis si sono interrotti: "La verità è una e una sola. Non sentiamo il signor Cenci da quattro anni. Visto che si dice dispiaciuto per il nostro comportamento farebbe bene a farsi un esame di coscienza. Per quattro anni da lui non abbiamo ricevuto una telefonata di “in bocca al lupo” o di complimenti per i successi americani, per aver cantato in duetto con Barbra Streisand, per essere stati intervistati dai più grandi anchorman a stelle e strisce, aver riempito palazzetti da diecimila persone dal Canada al Messico. Nulla. Tony Renis non lo sentiamo da due anni e anche nel suo caso vale quello detto per Cenci".
Oltre ai ragazzi parla anche il loro manager Michele Torpedine che dà ulteriori spiegazioni: "Nel caso di Renis c’era di mezzo una società che si chiamava RenTor e che è attualmente in liquidazione; nel caso di Cenci credo che il problema sia di antipatia personale o forse di invidia per come sono andate le cose. Ma il primo a chiamarsi fuori è stato lui".