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Il Vasco furioso: “Non incito alla droga. Andate a farvi fot…”

Il rocker italiano è tornato sull’argomento che sta facendo dibattere da oltre una settimana. Con un chiarimento sulle sue canzone più controverse, Bollicine e Vita Spericolata, ha voluto mettere la parola “fine” sulla polemica relativa all’uso di droga. Un post che, però, si conclude con un invito “politically uncorrect”…
A cura di Biagio Chiariello
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Vasco Rossi

Nuovo capitolo della saga "Vasco Rossi e le droghe". Dopo la polemica a distanza della scorsa settimana tra il cantante modenese e Giovanardi, con la critica allo spot tv promosso dal sottosegretario, a cui aveva fatto seguito la campagna repressiva del Codacons ("Un artista come lui non può fare affermazioni a favore della droga") che aveva chiesto la chiusura dello straseguito profilo Facebook del Komandante, oggi Vasco è tornato sull'argomento: “Io NON incito all’uso di droga!” Inutile dire che per veicolare il suo messaggio il rocker italiano si è servito del social network blu, ma non per mezzo di uno dei suoi ormai celebri "clippini" accuratamente sbeffeggiati da Maurizio Crozza, ma attraverso una nota.

“Siamo tutti contro la droga e Siamo tutti per la cultura della vita! NON siamo d’accordo sui metodi e sui sistemi per affrontare il problema” afferma Vasco che, nel dire "NO" (scritto in maiuscolo e quindi, secondo la netiquette, urlato) alla droga, ha voluto probabilmente chiudere una volta e per tutte la controversia che aveva portato ad indignarsi anche la diocesi di Bologna. "Quando parlo di anti-proibizionismo, di ‘legalizzazione' e di ‘politica della riduzione del danno' – prosegue Vasco Rossi – mi riferisco ovviamente al tipo di approccio legislativo che secondo la mia opinione si deve avere per affrontare e combattere la diffusione, il consumo e il mercato della droga."

Quindi il riferimento a quella che è forse la canzone più discusso della sua carriera trentennale. In "Bollicine" quando si parla della Coca-Cola, l'obiettivo è "un ironico e feroce atto d’accusa verso la pubblicità che ci condiziona, trasmette falsi valori e crea nuovi e inutili bisogni" e non "un inno alla cocaina".

Un chiarimento anche per "Vita Spericolata". Anche in questo caso la droga non c'entra nulla. Il brano è "un inno alla vita vissuta pienamente, piena di avventure e perché no, di guai".

E quindi taglia corto: "…andate a farvi fottere, voi e la vostra malafede." Firmato V.R.

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