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Il significato di Viva l’Italia, Francesco De Gregori racconta il Paese che resiste e Piazza Fontana

“Viva l’Italia” è forse una delle canzoni più famose di Francesco De Gregori. Pubblicata nel 1979, quest’anno compie 40 anni, e continua a essere un piccolo compendio di quello che succedeva nel Paese in quegli anni. Il racconto lucido e spietato di uno dei cantautori più importanti della Storia musicale italiana, tra Resistenza e Piazza Fontana.
A cura di Redazione Music
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Francesco De Gregori (LaPresse)
Francesco De Gregori (LaPresse)

"Viva l'Italia" è forse una delle canzoni più famose di Francesco De Gregori. Pubblicata nel 1979, quest'anno compie 40 anni, e continua a essere un piccolo compendio di quello che succedeva nel Paese in quegli anni. Il racconto lucido e spietato di uno dei cantautori più importanti della Storia musicale italiana che ha visto tante versioni e anche qualche cover. "È una canzone molto assertiva, pugnace, con il dito puntato contro le cose. Ora non me la sento di cantarla" ha ammesso in un'intervista al Corriere della Sera qualche mese fa, sebbene qualche anno prima, sempre al Corsera spiegasse: "Ogni volta che canto quella canzone sento che ogni parola di quel testo continua ad avere un peso. ‘L'Italia che resiste', ad esempio; e solo le anime semplici potevano pensare che c'entrasse qualcosa con lo slogan giustizialista ‘resistere resistere resistere'. ‘L'Italia che si dispera e l'Italia che s'innamora'. L'Italia che ogni tanto s'innamora delle persone sbagliate, da Mussolini a Berlusconi. Ma il mio amore per l'Italia, e per gli italiani, non è in discussione".

Di cosa parla Viva l'Italia

La canzone faceva parte del singolo che sull'altro lato aveva Banana Republic e infatti l'album "Viva l'Italia" uscì pochi mesi dopo la pubblicazione di "Banana Republic", l'album in cui duettava con Lucio Dalla. La canzone fu inserita anche nell'album live "Il bandito e il campione" oltre che in alcuni live successivi. "Viva l'Italia L'Italia liberata L'Italia del valzer e l'Italia del caffè L'Italia derubata e colpita al cuore Viva l'Italia L'Italia che non muore", comincia così la canzone di De Gregori, che in poco meno di 4 minuti racconta il sentimento che nella sua percezione attraversava il Paese, facendo riferimenti continui all'attualità, sia in generale ("L'Italia assassinata dai giornali e dal cemento. L'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura") che riferimenti storici molto più precisi, come lo sbarco sulla Luna e in particolare l'Italia del 12 dicembre, giorno in cui avvenne la strage di Piazza Fontana, avvenuta, appunto, il 12 dicembre del 1969, quando una bomba esplose presso la Banca Nazionale dell'Agricoltura causando 17 morti e 88 feriti: l'atto terroristico più grave dal dopoguerra e primo passo verso un'escalation terroristica che avrebbe colpito il Paese.

Il testo di Viva l'Italia

Viva l'Italia
L'Italia liberata
L'Italia del valzer e l'Italia del caffè
L'Italia derubata e colpita al cuore
Viva l'Italia
L'Italia che non muore
Viva l'Italia presa a tradimento
L'Italia assassinata dai giornali e dal cemento
L'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura
Viva l'Italia, l'Italia che non ha paura
Viva l'Italia
L'Italia che è in mezzo al mare
L'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare
L'Italia metà giardino e metà galera
Viva l'Italia
L'Italia tutta intera
Viva l'Italia
L'Italia che lavora
L'Italia che si dispera e l'Italia che s'innamora
L'Italia metà dovere e metà fortuna
Viva l'Italia
L'Italia sulla luna
Viva l'Italia
L'Italia del 12 dicembre
L'Italia con le bandiere
L'Italia nuda come sempre
L'Italia con gli occhi aperti nella notte triste
Viva l'Italia
L'Italia che resiste

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