video suggerito
video suggerito

Il significato di Povero Cuore, un inno a rialzarsi per l’ex Canova Mobrici e Brunori SAS

Dall’addio ai Canova ormai è passato più di un anno: nel frattempo l’ex frontman Matteo Mobrici ha pubblicato cinque singoli negli ultimi otto mesi, l’ultimo lo scorso 17 settembre con Brunori SAS intitolato “Povero cuore”. La canzone, accompagnata dal video ufficiale, racconta gli sforzi disperati di un cuore malandato di riuscire a reagire con energia a tutte le delusioni raccolte.
A cura di Vincenzo Nasto
13 CONDIVISIONI
Immagine

Con la chiusura del capitolo Canova, il frontman della band Matteo Mobrici ha raccolto la sfida di un nuovo percorso da solista in pochi mesi, pubblicando cinque singoli in poco meno di otto mesi. Un nuovo progetto che ha portato il cantante a raccontarsi anche in forme e con protagonisti diversi, da Gazzelle per il brano "Scende", fino all'ultimo capitolo pubblicato lo scorso 17 settembre "Povero cuore". Questa volta al fianco del cantante meneghino troviamo Brunori Sas, due icone del pop indie italiano che raccontano la volontà di un cuore bistrattato di correre via, verso la libertà. Nel frattempo, è stato pubblicato anche il video ufficiale del brano, che vede i due artisti conversare attraverso la musica, con Mobrici al pianoforte e Brunori Sas alla chitarra acustica, il tutto diretto da Giacomo Triglia.

Il significato di Povero Cuore

Dopo il successo di "Scende" con Gazzelle, l'ex frontman dei Canova Matteo Mobrici è ritornato lo scorso 17 settembre con un nuovo singolo ufficiale: si tratta di "Povero Cuore", il quinto brano pubblicato dopo la chiusura dell'avventura con il gruppo indie-pop. Un nuovo progetto musicale che pone comunque al centro gli elementi musicali e testuali del recente passato per Mobrici, che nell'occasione di "Povero Cuore", ha voluto con sé uno dei capostipiti della scena: Brunori SAS. Il brano si presenta come una conversazione tra i due artisti sul destino di un cuore stanco, come afferma Mobrici: "È un cuore scottato, stanco, che non riesce più ad amare, ma che lotta per rinascere, per essere spinto altrove, lontano. È pronto a ripartire e a essere mostrato di nuovo, ma cosciente di aver bisogno di un po’ di coraggio, di una spinta". Una spinta che viene dal basso, dalla voglia di ricominciare, dalla descrizione di un disagio che però porta Mobrici a urlare il suo desiderio: "Tienilo bene, lancialo nel mare più profondo e poi mettilo al sole. Tiralo alla luna, tiralo alle stelle, fallo vedere prima che ci muore".

La collaborazione con Brunori SAS

Dopo l'esperimento con Gazzelle nel brano "Scende", che ha raccolto oltre un milione di stream su Spotify, non sorprende la presenza nel nuovo brano di Mobrici di una delle figure più emblematiche del pop indie italiano: Brunori SAS. Il cantautore cosentino diventa nel brano una figura positiva, un'immagine forte che riesce a spronare un cuore povero e bistrattato raccontato da Mobrici nella prima strofa. Un disegno iniziale che si è realizzato perfettamente come ha affermato lo stesso Mobrici: "Quando ho scritto questo pezzo c’era già quasi tutto, ma sentivo che avesse bisogno di uno sguardo esterno, di una visione diversa dalla mia ma all’interno dello stesso brano. Allora ho pensato a Dario, una specie di maestro per me ma anche di fratello maggiore in un certo senso. In Povero Cuore vedo una collaborazione perfetta, perché avendo scritto lui la sua parte, ovvero la seconda strofa, fa in modo di rispondermi, di spronarmi, di aiutarmi".

Il testo di Povero Cuore

Dicono che ti senti così
Con un blocco alla gola
E un pianoforte come spalla
Eccoti qui
Non vuoi deluderli
Non vuoi deluderti
Ma non passa il dolore che fa

Lancia questo enorme cuore e portarlo altrove
Dagli da bere
Tienilo bene
Lancialo nel mare più profondo
E poi mettilo al sole

Tiralo alla luna
Tiralo alle stelle
Fallo vedere prima che ci muore

Dicono che non ami più
Che vuoi strappati via la faccia
E non tornare più
Dicono che eri meglio prima
Ma tu non sai neanche
Com’eri prima

Dicono
Che hai pensato soltanto a te stesso
E che sembri ridicolo
Che dovresti cambiare vestito e mestiere
Ma dicono quello che dicono
Solo per farti male per farti incazzare
Lasciali stare, non li ascoltare
Vattene al mare, pensa a ballare
Pensa a suonare
E scrivi canzone d’amore
Canzoni d’amore
Anche se adesso ti

Dicono che non ami più
Che vuoi strappati via la faccia
E non tornare più
Dicono che eri meglio prima
Ma tu non sai neanche
Com’eri prima

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views