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Il significato di Cattive stelle, la ballad di Francesca Michielin e Vasco Brondi da ascoltare oggi

Quello di Francesca Michielin e Vasco Brondi è un viaggio delicato e bellissimo e sembra che questo duetto non potesse mai non esistere. Ascoltando Cattive stelle, la nuova canzone di Francesca Michielin, si sente un afflato che è quello che ripercorrendo i loro percorsi artistici in qualche modo li lega.
A cura di Francesco Raiola
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Quello di Francesca Michielin e Vasco Brondi è un viaggio delicato e bellissimo e sembra che questo duetto non potesse mai non esistere. Ascoltando Cattive stelle, la nuova canzone di Francesca Michielin, si sente un afflato che è quello che ripercorrendo i loro percorsi artistici in qualche modo li lega. Chi ne conosce le strade non può non rivedere in questo brano una sintesi perfetta di quello che i due artisti hanno espresso in questi anni, soprattutto negli ultimi progetti. C'è un campo semantico naturalistico in cui entrambi amano muoversi, amano costruire i loro paesaggi, basti leggere i testi di brani come "Due galassie" o "Leoni" (ma vale anche per tutto "Feat") di Francesca Michielin o di "Chakra" e "Moscerini" di Vasco Brondi in cui ci sono stelle e temporali e città, mari  galassie, e tutto ciò che la natura ci dà per spiegare la vita.

Il significato di Cattive stelle

A unire il tutto c'è poi un'idea di viaggio, altra caratteristica precipua di entrambi, declinato in modi diversi, ma che ne descrive perfettamente la poetica. Non è un caso che il brano nasca da Brondi – come spiega in un post su Instagram -, che con Le luci della centrale elettrica e in particolare con l'ultimo album "Terra" aveva narrato proprio il viaggio declinato come migrazioni, muovendosi in un campo semantico, appunto, che si riempiva di temporali, stelle, cieli: "C'è un vento forte che mi porta da te, sposta le nuvole, cambia il tempo, sposta le dune del deserto e finalmente mi perdo in questo vento che mi porta da te" canta Francesca Michielin nell'incipit del brano, con Brondi che risponde con "C'è un vento forte che mi porta da te, mi porta il tuo odore di tеmporale, mi porta su stelle molto lontanе, su pianeti ancora senza nome. È un vento forte che mi porta sempre da te".

Il duetto tra Brondi e Michielin

È un brano che Francesca Michielin fa suo in tutte le sue dimensioni: nel testo, nella musica, nell'intenzione e nell'interpretazione. Il piano regge l'introduzione e dà il mood del pezzo, confermando come la cantante veneta riesca a vestire comodamente sonorità disparate, frutto di un percorso che l'ha vista mettersi sempre in gioco. Brondi sembra ripescare alcune sensazioni che uscivano da "Terra", almeno per quanto riguarda il testo, mentre si mette anche lui in gioco in un brano pensato per poter essere tranquillamente una ballad pop che sta bene in radio, da ascoltare soli mentre ci muoviamo nelle città frenetiche o in compagnia negli spazi più vasti e rurali. E sappiamo quanto queste dimensioni siano stati al centro proprio dell'ultimo album di Michielin.

La nuova versione di "Feat (Stato di natura)"

"Feat (Stato di natura)", infatti, giocava proprio su questo dualismo e in questo dualismo si innesta "Cattive stelle" che di quell'album in cui la cantante si confrontava con suoni e compagni di viaggio diversi prosegue il discorso. La canzone, infatti, farà parte del repack dell'album che merita una seconda chance dopo le difficoltà del 2020, quando uscì a pochi giorni dal lockdown nazionale e che tornerà nella nuova versione nella settimana di Sanremo, quando la cantante sarà sul palco assieme a Fedez.

Il testo di Cattive stelle

C'è un vento forte che mi porta da te
Sposta le nuvole, cambia il tempo
Sposta le dune del deserto
E finalmente mi perdo
In questo vento che mi porta da te
Porta via le impronte
Le cose dette di notte, io e te
Sotto cattive stelle bellissime

Darò il tuo nome
A centinaia di vie
A milioni di viali
A migliaia di fiori
Darò i nostri nomi
A centinaia di fiumi
A milioni di uragani
A migliaia di canzoni

C'è un vento forte che mi porta da te
Mi porta il tuo odore di tеmporale
Mi porta su stelle molto lontanе
Su pianeti ancora senza nome
È un vento forte che mi porta sempre da te
A proteggerci, farci del male
Città straniere io e te
Sotto cattive stelle bellissime

Darò il tuo nome
A centinaia di vie
A milioni di viali
A migliaia di fiori
Darò i nostri nomi
A centinaia di fiumi
A milioni di uragani
A migliaia di canzoni

Guarda, tramonta ora
Guarda, tramonta un'era
Prega, per le navi in mare
Per gli amori sparsi nella stratosfera

Darò il tuo nome
A centinaia di vie
A milioni di viali
A migliaia di fiori
Darò i nostri nomi
A centinaia di fiumi
A milioni di uragani
A migliaia di canzoni
Ai miei giorni migliori
Ai miei giorni migliori

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