Il significato di “Al telefono”, Cesare Cremonini scrive un instant classic su amore e separazione
Cesare Cremonini ha pubblicato il suo ultimo singolo "Al telefono" il primo singolo di Cesare Cremonini che sarà contenuto in “Cremonini 2C2C The Best Of”. Il cantante bolognese torna con un brano delicato e suggestivo, che gioca con uno dei topos della canzone italiana, ovvero il telefono, mezzo che nello specifico serve per separarsi. È una produzione che richiama molto gli anni '70 e in particolare Lucio Battisti, quasi un omaggio del cantautore il quale, però non si limita a un gioco di rimandi ma personalizza tutto. Il brano unisce il gusto elettronico che si mescola ai fiati e all'immancabile pianoforte.
Cremonini spiega "Al telefono"
Una canzone autobiografica la definisce Cremonini sui suoi social: "È una canzone autobiografica come tutti gli inediti di #CremoniniTheBestOf. È una canzone sulla sopravvivenza. Su quanto si debba scavare a fondo tra i ricordi chiusi in un telefono per arrivare a chi amavamo davvero, al giorno in cui siamo morti. È una canzone sui palazzi di ricordi che siamo costretti a costruire sulle macerie. Nessuno è più immune da tutto questo" scrive il cantante che spiega che "è stato un lavoro di scrittura e di ricerca musicale lungo e profondo di cui vi parlerò molto presto! Una canzone che continua e amplia il discorso cominciato con Poetica, che non andava chiuso ma approfondito. Grazie di cuore a tutti".
L'amore ai tempi degli smartphone
E "Al telefono" rischia di diventare un instant classic della sua produzione, un po' come avvenne per "Ognuno vuole essere Robin" il cui testo tra qualche settimana accompagnerà i bolognesi: le parole della canzone, infatti, saranno le luminarie della città. Nella nota stampa che accompagna l'uscita del brano si legge:
Echi underground si miscelano con eleganti partiture di orchestra e fiati riuscendo a sposare il passato e il presente di un uomo, che anche nel testo della canzone si intrecciano corteggiandosi fino alla fine, trovando il perfetto equilibrio nella sontuosa coda strumentale che sa mettere d’accordo il meglio della produzione anni 70 italiana e internazionale con l’attualità del tema proposto: il telefono definitivamente scelto come specchio e prigione delle nostre poche verità. Una canzone sulla separazione certo, ma soprattutto sulla sopravvivenza in questi tempi in cui l’amore resta intrappolato nelle librerie fotografiche degli smartphone che sono la nostra memoria emotiva.
Il testo di "Al telefono"
Come non ricordi più?
Dai, che anno era?
Ho come l'impressione che tu stia ridendo
Forse non sei sincera
E fammi una fotografia
Tienila per sempre nel telefono
In mezzo alla pornografia
Poi a tutti quei sorrisi che si sprecano
Al telefono
Si ricorda di me
Non so niente di lei
Ho provato ad entrare
In quel vecchio locale
Che prima era un club
Dove andavi anche tu
Che peccato però
Non ti ho mai vista entrare
Alla notte si accende
Le luci, la gente
Le amiche nei bagni col cellulare
Quando qualcuno mi chiede di te
Gli rispondo così prima di scappare
Fammi una fotografia
E tienila per sempre nel telefono
Ti dico una bugia
È facile lasciarsi in un telefono
Ma quante volte penserai che è vero
Che sei rimasta sola in mezzo al cielo
Ma solo sono anch'io come uno scemo
Al telefono
Al telefono
Al telefono
Ho l'impressione che
Sincera
E adesso fammi una fotografia
E tienila per sempre nel telefono
Voltati e vai via
Tra tutti quei sorrisi che si sprecano
Al telefono
Al telefono
Al telefono
Al telefono
Al telefono
Al telefono