Il ritorno di Roberta Modigliani: da Non è la Rai a una canzone contro le discriminazioni
Roberta Modigliani è stata una delle protagoniste di Non è la Rai, il programma cult degli anni '90, in onda sulla Fininvest e ideato da Gianni Boncompagni. Una trasmissione che ha fatto la storia della tv e che ha lanciato, tra le altre, Ambra Angioini, Laura Freddi, Antonella Elia e Miriana Trevisan, tre delle ragazze che hanno riempito i pomeriggi di migliaia di italiani. Una di queste era Roberta Ghinazzi, vero nome della ragazza, che riuscì da subito a farsi notare dal pubblico fin dalla prima esibizione, quando cantò sul bordo dell'ormai famosa piscina ‘A parole', brano di Raffaella Carrà, scritto proprio da Boncompagni: fu il vero e proprio debutto per la ragazza col caschetto che esordì con un po' di emozione, sotto lo sguardo attento della conduttrice e di milioni di persone.
Gli esordi tra Bulli e Pupe e Non è la Rai
La Modigliani non era a digiuno, però, di televisione: prima di approdare alla corte di Boncompagni, infatti, la ragazza aveva partecipato già a Bulli e Pupe, a sua volta una sorta di spin off della prima edizione di Non è la Rai in cui si sfidavano a colpi di ballo e canto cento militari della Marina Militare e da 72 pupe. Fu quello l'esordio della ragazza che nel frattempo, oltre a studiare canto, recitazione, danza e dizione aveva già partecipato e vinto alcuni concorsi di bellezza come Miss Teenagers e Miss Grosseto approdando anche alle finali di Miss Italia.
‘L'amore è uguale per tutti' contro le discriminazioni
Sono passati ormai più di 20 anni da quella prima esperienza per la Modigliani, la quale non ha abbandonato il mondo dello spettacolo, partecipando ad alcune fiction, e prendendo parte a film come Zora la Vampira oltre a diventare protagonista dei fotoromanzi. Oggi, però, torna al suo primo vero amore, ovvero la musica e lo fa con una canzone dal sapore elettro-pop portatore di un messaggio contro le discriminazioni sentimentali: il brano si intitola ‘L'amore è uguale per tutti' ed è firmato oltre che da lei stessa anche da Matteo Mancini, Gianni Bindi (già autori di brani per Mina e Bocelli, tra gli altri) e Giacomo Ghinazzi.