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Il ritorno degli Skunk Anansie, Skin: “Non vogliamo rifare ‘Secretly’ o ‘Hedonism'”

Gli Skunk Anansie tornano con ‘Anarchytecture’, sesto album per la band capitanata da Skin, che da febbraio sarà in tour.
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Non vuole restare schiacciata sotto al successo di pezzi come ‘Secretly' o ‘Hedonism', dice Skin, cantante degli Skunk Anansie, che il 15 gennaio è uscito col nuovo album ‘Anarchytecture', gioco di parole che mescola i termini ‘anarchia' e ‘architettura' e che segna, per la band, il sesto dischi di inediti che arriva a 6 anni da ‘Black Traffic' e a 21 dall'esordio ‘Paranoid and Sunburnt' che diede il la a una carriera fortunata per una band che in Italia ha sempre avuto un grande seguito, al punto che proprio la cantante, lo scorso anno è stata una delle protagoniste di X Factor, dove ha fatto da giudice accompagnando Fedez, Elio e Mika, nella scelta del prossimo talento italiano.

Sesto album per la band di Skin

E questo ritorno, fin dalle prime note di ‘Love Someone Else' si caratterizza ancora una volta per l'inconfondibile voce di Skin che fa da collante per la commistione di rock ed elettronica, architettura, appunto, di questo nuovo lavoro, il terzo dalla loro reunion: la band, infatti, si sciolse dopo l'uscita di ‘Post Orgasmic Chill', prima di tornare assieme 8 anni dopo, con la pubblicazione del best of ‘Smashes & Trashes' che in Italia arrivò all'oro e poi ‘Wonderlustre' (ancora primo nel nostro Paese), ‘Black Traffic' (secondo) e la raccolta del 2013 ‘An Acoustic Skunk Anansie – Live In London'.

Il significato di ‘Anarchytecture'

Il titolo, spiega la band – composta oltre che dalla cantante anche da Ace, Cass Lewis e Mark Richardson -, nasce

Da quelle delicate “zone grigie” delle aspirazioni umane. “Anarchytecture” riguarda strutture intangibili – quelle che costruiamo per noi stessi e quelle che sono costruite per noi da mani invisibili. Il titolo prende significati diversi per ogni membro della band, ma per Skin, “Anarchytecture” indica il confine inquieto tra struttura e caos, tra costrizione e libertà. Non è un album di rottura, dice Skin (“Ho giurato che non ne avrei mai più scritti”) ma è il residuo emotivo che una serie di “esplosioni” avvenute durante quest’anno nella sua vita privata ha lasciato ai versi – molti dei quali erano scarni costrutti nati in studio, nella pressione dell’ultimo momento.

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Da Fazio l'anteprima del nuovo singolo

A ‘Che tempo che fa', sarà presentato ‘Death to the lovers', secondo singolo, dunque, tratto dall'album prodotto fa Tom Dalgety (Royal Blood, Killing Joke) ai RAK Studios di Londra, mixato da Dalgety & Jeremy Wheatley e masterizzato dal leggendario Ted Jensen agli Sterling Sound Studios di New York.

Gli Skunk Anansie in tour

Da febbraio, poi, la band partirà in tour in Europa, con la data italiana che sarà il 17 febbraio all'Alcatraz, mentre la prossima estate saranno il 14 luglio a Pistoia (Pistoia Blues Festival), il 15 luglio a Roma (Postepay Rock In Roma) e il 17 luglio a Piazzola sul Brenta (Anfiteatro Camerini).

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