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Il Presidente Mattarella ricorda Lucio Battisti: “Interprete dei mutamenti sociali e culturali”

A vent’anni dalla morte di Lucio Battisti, avvenuta il 9 settembre del 1998, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare “un punto di riferimento nel panorama musicale italiano”, ricordandone “lo spessore artistico, la fervida creatività e le intuizioni geniali”.
A cura di Redazione Music
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A vent'anni dalla morte di Lucio Battisti anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare uno dei cantanti italiani più importanti che la musica moderna abbia conosciuto, e lo ha fatto indirizzando una lettera alla moglie del cantante Grazia Letizia Veronese. Il Presidente ha scritto una missiva per ricordare la grandezza dell'auto di canzoni come "Prendila così", "Sì, viaggiare", "Pensieri e parole", "La canzone del sole" e tantissime altre.

L'importanza di Battisti per Mattarella

"A vent’anni dalla precoce perdita di Lucio Battisti, figura indimenticabile della musica leggera italiana del secondo novecento, desidero ricordarne lo spessore artistico, la fervida creatività e le intuizioni geniali che hanno dato vita a opere intramontabili – ha scritto Mattarella -. Fin dagli esordi impresse un impulso innovativo al linguaggio musicale del nostro Paese, sperimentando sonorità suggestive e stili assai diversi".

Battisti tra Mogol e Panella

Era il 1998 e Battisti si era da tempo ritirato a vita privata, cercando di mantenere la sua privacy quanto più inviolabile possibile. L'opera di Lucio Battisti conta 19 album cominciati nel 1969 con quello omonimo, fino a terminare nel 1994 con "Hegel". La maggior parte della sua carriera artistica l'ha divisa assieme a Giulio Rapetti, in arte Mogol, paroliere con cui Battisti ha scritto alcune delle sue canzoni più famose. "Una giornata uggiosa" fu l'ultimo che scrissero assieme, prima di "E già", i cui testi furono scritti dal cantante e dalla moglie, appunto, mentre nel 1986 comincia la collaborazione con Pasquale Panella che darà vita ai cinque album finali (gli album bianchi di Battisti): "Don Giovanni", "L'apparenza", "La sposa occidentale", "Cosa succederà alla ragazza" e "Hegel".

Punto di riferimento nel panorama musicale italiano

Mattarella continua così il suo messaggio: "Il suo straordinario talento, insieme alla costante e rigorosa ricerca di evoluzioni espressive, lo hanno consacrato come un punto di riferimento nel panorama musicale italiano, superando, nonostante la sua natura schiva e riservata, i confini nazionale. Autentico precursore e interprete delle emozioni, delle inquietudini e dei mutamenti sociali e culturali di un’epoca ha influenzato generazioni di cantautori. Con questo spirito, rivolgo a lei, a suo figlio Luca e a tutti i familiari, sentimenti di ideale partecipazione".

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