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Il pop di Cesare Cremonini fa il pienone al San Siro: “Nessuna paura, è come tornare a casa”

Cesare Cremonini, dopo la data zero a Lignano, ha esordito col suo mini tour negli stadi con un concerto al San Siro di Milano pieno di persone accorse per assistere allo spettacolo di uno dei cantanti pop più amati del Paese. Ora il cantante bolognese porterà le sue hit anche all’Olimpico di Roma e al Dall’Ara della sua Bologna.
A cura di Giampaolo Mannu
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Cesare Cremonini (Foto di Francesco Prandoni
Cesare Cremonini (Foto di Francesco Prandoni

"Prima del concerto iniziavo a preoccuparmi perché tutti mi chiedevano ‘Hai paura?’, Ma ora che sono qui è come essere tornato a casa". È iniziato così il concerto di Cesare Cremonini allo stadio San Siro di Milano. L’artista bolognese ha messo in scena uno show di luci ed emozioni durato più di due ore, in un’arena (completamente sold out fino al terzo anello) colma di giovanissimi, ma anche di mamme e papà che per una sera sono tornati ragazzi insieme ai figli sulle note di “50 Special”, il singolo che ormai 19 anni fa lanciò la carriera di Cremonini, allora leader dei Lunapop.

Il concerto parte a tutto gas

Cremonini parte subito sull’acceleratore mettendo in fila successi come “Possibili scenari”, “Kashmir-Kashmir” e “PadreMadre”, ma il primo grande boato del pubblico di San Siro arriva con “Latin lover”. Lo stadio si mette a cantare e quasi sovrasta la voce del cantante bolognese. Intorno a lui uno spettacolo di luci telecomandate che colora tutta l’arena, insieme alle luci degli smartphone degli spettatori che illuminano tutte le gradinate creando l’atmosfera perfetta per la seconda parte del concerto.

Cremonini al pianoforte

Cesare Cremonini passa sul lato sinistro del gigantesco palco, mettendosi al piano. Le note sono quelle dal sapore jazz di “Buon viaggio (Share the love)”, ma è con “Una come te” che per i cuori fragili arriva il colpo di grazia. Tutto lo stadio canta di nuovo a squarciagola e Cremonini quasi vorrebbe scendere dal palco per ringraziare e rendere omaggio commosso al suo pubblico. Un feeling fortissimo, che testimonia quanto la sua musica abbia colpito nel segno anche tra i ragazzi della generazione post Lunapop. Prima di abbandonare il pianoforte ancora altri due grandi successi, “Viene a vedere perché” e “Le sei e ventisei”, poi Cesare si sposta nuovamente sul palco centrale.

Le coreografie

Il pubblico lascia da parte i sentimenti e torna a divertirsi ballando sulle note di “Mondo” (con tanto di omaggio video di Lorenzo Jovanotti che compare sugli schermi ai lati del palco), “Logico”, “Gray Goose” e “Il pagliaccio”. Sul palco le coreografie sono spettacolari, con quattro maxi schermi, due ai lati e due nella parte centrale, che proiettano ambientazioni visive che fanno da cornice a Cremonini e alla sua band.

“50 Special”

Poi Cesare chiama di fronte al pubblico il suo storico bassista Nicola “Ballo” Balestri, che proprio il 20 giugno ha compiuto gli anni, e intona insieme a tutto lo stadio “Tanti auguri a te”: “Questa mattina mi ero ripromesso di farlo. Perché con te quasi 20 anni fa abbiamo iniziato questa avventura”, gli dice Cremonini prima di attaccare con “50 Special”. Lo stadio intero trema e rimbomba mentre gli spettatori ballano. Seguono poi “Marmellata #25” e “Poetica”, prima di arrivare al gran finale.

I saluti e l’arrivederci

“È stato bellissimo essere qui, credo che ci rivedremo spesso”, dice il cantante al suo pubblico prima di concludere il concerto, durato ormai oltre le due ore. Il finale è affidato a “Nessuno vuole essere Robin” e all’altro storico singolo dei Lunapop, l’immancabile “Un mondo migliore”. Cremonini lascia il palco, citando con un gesto il suo idolo Freddy Mercury, mentre dà un ultimo saluto ai 57mila di San Siro. I prossimi appuntamenti per il cantante sono il 23 giugno allo Stadio Olimpico di Roma e il 26 al Dall'Ara di Bologna.

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