Il percorso di Baltimora, dagli inediti Colore e Altro alla vittoria inaspettata di X Factor 2021
In una serata in cui la maggior parte delle attenzioni, anche giustamente, se le tira dietro il ritorno dei Maneskin sul palco di X Factor 2021, il verdetto della finale riesce a essere uno dei risultati più imprevedibili nella storia del programma. Dopo mesi di sfide, la vittoria va a Baltimora, il 20enne produttore e cantante anconetano: in finale supera il favorito gIANMARIA. Una conquista che ha sorpreso anche il giovane Edoardo Spinsante, che dopo la proclamazione del conduttore Ludovico Tersigni, ha confessato: "Non ha nessun senso. È qualcosa di assurdo: ho sempre fatto musica per me, è qualcosa che mi è sempre piaciuto fare. Mi sono divertito tantissimo". La sua vittoria sancisce anche la doppietta di Hell Raton, che dopo esser stato protagonista con la vincitrice Casadilego, bissa con Baltimora, sancendo una piccola dinastia all'interno della trasmissione.
E a pensare che alle audizioni di X Factor 2021 ha presentato per la prima volta su un palco un suo brano: allora fu "Colore" suonato al pianoforte, una produzione che convinse i giudici, anche per le sue potenzialità. Un'anima pop quella di Edoardo Spinsante, in arte Baltimora, ventenne proveniente da Ancona, che è riuscito ad aggiudicarsi il titolo di X Factor 2021, dopo aver battuto in finale prima Fellow e i Bengala Fire, per poi sfidarsi fino all'ultimo con uno dei favoriti dell'edizione: gIANMARIA. Un percorso di crescita per Baltimora, che dopo i timori reverenziali delle prime puntate, spicca il volo. A sorprendere fin dai primi momenti, il suo tocco da produttore, un lavoro mostratosi già ai Bootcamp con la presentazione di "Altro". Il suo secondo inedito, un racconto dei suoi pensieri notturni, è riuscito negli scorsi mesi a dare una dimensione dell'artista, da subito condotta nella direzione di Hell Raton, che gli suggerisce di lasciarsi andare e prendersi il palco.
La cura Hell Raton sembra funzionare più del previsto, proprio per l'aspetto della presenza scenica: uno dei nodi rispetto a cui riesce a mantenere il posto tra i finalisti di questa edizione è il rapporto con il pubblico, secondo solamente ai Bengala Fire. Su tutte, l'esibizione nel duetto con Fulminacci, in cui il pubblico accompagna il ritmo del brano con gli applausi. Nel frattempo, Baltimora si presenta agli Home Visit rischiando con un brano di Luigi Tenco "La ballata della moda", che interpreta con grande rispetto, guadagnandosi un posto ai Live. Con la regia di Hell Raton, che vede in lui un'anima da coinvolgere in più generi e suoni, arrivano cover di Carmen Consoli, Lucio Battisti, ma soprattutto sorprendono la reinterpretazione di "Altrove" di Morgan e "Turning Table" di Adele. Il brano, a cui vengono risparmiati i crescendo e i toni alti raggiunti dalla stessa Adele, diventa un marchio di fabbrica elettro-pop del cantante, che convince anche i giudici, fino alla semifinale.
Lo snodo principale è lì, e soprattutto lo scontro ai duetti con Erio. L'ultimo, uno dei protagonisti capaci di lasciare un'impronta nel programma, anche senza aver raggiunto la finale, è il sorprendente sconfitto dell'ultima manche della semifinale contro Baltimora. A far esultare il ragazzo anconetano è Mika, che dopo le esibizioni afferma: "Abbiamo di fronte due profili molto diversi ma entrambi eccellenti, ma elimino Erio". La scelta sorprende il pubblico che vedeva nel cantante del roster di Manuel Agnelli uno dei possibili vincitori. Stessa storia in finale, che sembra essere già scritta, con i Bengala Fire e gIANMARIA a contendersi la vittoria: non sarà così. Baltimora si esibisce sul palco con Hell Raton in una cover di "Otherside" dei Red Hot Chili Peppers. Arriva subito dopo il medley di "Un uomo che ti ama", "Parole di burro" di Carmen Consoli e di "Turning Table", e dopo il terzo posto dei Bengala Fire, la finale con gIANMARIA. Anche se i giudici si esprimono nei confronti del talento vicentino, è il pubblico a premiare Baltimora, che in un moto di sorpreso afferma: "Non ha nessun senso. È qualcosa di assurdo: ho sempre fatto musica per me, è qualcosa che mi è sempre piaciuto fare. Mi sono divertito tantissimo". Ora il giudizio più difficile, quello della discografia e del pubblico oltre il talent.