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Il medico di Michael Jackson: “Gli praticarono iniezioni per ritardare la pubertà”

Michael Jackson avrebbe subito iniezioni di ormoni per ritardarne la crescita: lo ha affermato l’ex medico del cantante, Conrad Murray, condannato a 4 anni per omicidio colposo, che sta per uscire con un libro di rivelazioni sul Re del Pop.
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Michael Jackson (Getty Images)
Michael Jackson (Getty Images)

Continuano le rivelazioni sulla vita di Michael Jackson, grazie a un memoir del medico del cantante, Conrad Murray, condannato a 4 anni di carcere per omicidio colposo, avendo somministrato al cantante il famoso propofol, l'anestetico che portò il Re del Pop alla morte. Le notizie escono centellinate, come normale per un uomo che sta per uscire con un libro su uno dei personaggi più amati e discussi di questi ultimi decenni, ed è solo di ieri era uscita la notizia sulla presunta volontà del cantante di sposare Emma Watson, la Hermione di Harry Potter, quando l'attrice aveva solo 11 anni mentre oggi continuano le anticipazioni private da "Is This It".

Rivelazioni confidenziali

Niente di pruriginoso, questa volta, ma il medico ha parlato di iniezioni di ormoni subite dal cantante quando aveva solo 11 anni. Iniezioni fatte per rendere la voce più alta e che avrebbero anche portato a un comportamento particolare e a cambiamenti morfologici. Tutte informazioni, spiega il dottore che Jackson gli avrebbe fatto in via assolutamente confidenziale, cosa di cui oggi non resta nulla, visto che stanno per confluire tutte in un libro di cui si parlerà molto appena uscirà:

Ha cominciato a parlarne in maniera molto vaga, aveva difficoltà a spiegare precisamente quello che gli era successo – ha dichiarato il medico al Mirror -. Forse era al limite della sua confessione catartica quella notte. Ma ciò che mi disse Michael lasciandomi maggiormente impressionato è che gli praticarono iniezioni, probabilmente di ormoni, per ritardare la pubertà.

La promessa di non rivelare mai nulla

Michael Jackson, riporta sempre il giornale, si premurò, appunto, "di non dire mai una parola" con nessuno, cosa disattesa in questi giorni. Il cantante, come noto, morì il 25 giugno 2009, pochi giorni prima di cominciare un tour – forse finale – di più date alla O2 Arena di Londra, prima di morire a causa del propofol.

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