Il malore di Pino Daniele a Grosseto, poi la folle corsa in ospedale a Roma
AGGIORNAMENTO 5/01/15 – Il fratello Carmine rivela a TgCom: "Se portato a Grosseto poteva salvarsi. Il primo intoppo è stato non fermarsi all'ospedale di Grosseto. Poteva salvarsi. Ho sentito Pino qualche giorno fa, dopo Capodanno, stava bene. Purtroppo in famiglia siamo sei fratelli, tutti cardiopatici. Pino voleva farsi visitare dal suo cardiologo di fiducia, il primario di questo ospedale, un amico".
Pino Daniele avrebbe potuto salvarsi, se solo avesse accettato di lasciarsi curare a Grosseto? È un interrogativo su cui si faticherà a trovare risposta e che si pone dopo un comunicato dell'Ansa, che apprende da fonti ospedaliere le dinamiche dei soccorsi. Il cantautore napoletano accusa un malore nella sua casa in Toscana, un podere isolato nelle campagne tra Magliano e Orbetello, in provincia di Grosseto. Il 118 viene chiamato alle 21.15, spiega la Asl di Grosseto, che invia un'ambulanza con un medico che, prima di arrivare a casa del cantante, viene fermata poco lontano dall'abitazione. L'Asl racconta di una nuova telefonata al 118, dove viene spiegato che la persona che doveva essere soccorsa aveva deciso di andare a Roma.
Sarebbe cominciata così una folle corsa verso il Sant'Eugenio di Roma dove, spiega Carlo Saitto, direttore Asl Roma, Pino Daniele viene dichiarato morto alle 22.45.
Quando è arrivato la situazione era talmente grave che abbiamo tentato la rianimazione cardiorespiratoria ma dopo pochi minuti si è constatato il decesso. Non c'era più nulla da fare. Non sono in condizione di dire se si sia trattato di un infarto perché la situazione era talmente critica che l'unica via possibile è stata un tentativo di rianimazione.
Durante il tragitto da Magliano a Roma, la vettura ha forato una gomma rallentando la corsa in ospedale. Lo ha riportato il Mattino di Napoli.
I funerali dopodomani, a Roma
Alle 13.30, secondo quanto riferiscono fonti sanitarie del Sant'Eugenio, verrà esposta la salma all'interno di una cappella nella camera mortuaria. Lo hanno chiesto i parenti specificando ai medici che la funzione e la preghiera che si terrano all'ora di pranzo dovranno essere strettamente private. I funerali si terranno mercoledì mattina a Roma, alle ore 12 presso il Santuario del Divino Amore.