Il (gradito) ritorno di Beavis&Butt-Head
Erano gli anni Novanta, la musica, quella buona, era ancora su Mtv, non esistevano i tablet, i cellulari, non c'era il social network, iTunes era poco più che una sinapsi messa da parte all'interno della mente fervida di Steve Jobs e parlare di Deezer sarebbe stato come spiegare il gioco della Scopa a quel Leonardo Da Vinci di troisiane memorie. Erano gli anni Novanta e c'erano Beavis&Butt-Head, il cartone americano che raccontava di due adolescenti rockettari alle prese con stupidità, parolacce, danni ingenti a cose e persone e rotazione di videoclip con il loro commento. Andarono in onda per sette stagioni dal 1993 al 1997, ma in Italia il successo non fu dei migliori perché si decise di trasmettere tutto in lingua originale, fino a quando non fu editata una direzione del doppiaggio a partire dal 1999 con Elio e Faso a dare la voce ai due brufolosi adolescenti.
I Soliti Idioti li riportano in tv, da questa sera riparte l'ottava stagione inedita di Beavis&Butt-Head su Mtv che, siamo certi, dovrà fare i conti con il tempo che inesorabilmente è passato, con quei videoclip dal sapore vintage che ormai non ci sono più e, soprattutto, dovrà resistere alla proliferazione di rap, hip-pop, r'n'b e musichetta da bubble-gum ridondante ed avvilente. Alla coppia d'oro del momento Biggio-Mandelli, dopo l'esibizione ad Amici 11, l'ardito compito: sarebbe bello fugare ogni dubbio e scoprire che da stasera riparte un manifesto nuovo per l'orientamento musicale, nella speranza che non sia soltanto un momento per i più nostalgici di ritornare indietro nel tempo, a quando si usciva la sera con il Walkman in tasca, con le Vans o le Pump ai piedi, ascoltando Rape Me dei Nirvana, Black Hole Sun dei Soundgarden e Supersonic degli Oasis.