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Il caso di Jordan Chandler, introvabile l’uomo che accusò Michael Jackson di molestie

Wade Robson, uno degli uomini che ha accusato Michale Jackson di molestie ha chiesto la testimonianza di Jordan Chandler, a cui, negli anni ’90, furono pagati 20 milioni a seguito di un accordo col cantante. L’uomo, però, risulta introvabile.
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Michael Jackson all'uscita dal Tribunale dopo che l'assoluzione (Vince Bucci/Getty Images)
Michael Jackson all'uscita dal Tribunale dopo che l'assoluzione (Vince Bucci/Getty Images)

Che fine ha fatto Jordan Chandler, l'uomo che negli anni 90 ottenne 20 milioni da Michael Jackson a seguito di un accordo arrivato dopo le accuse di molestie da parte del padre del ragazzo? Non si sa, si sono perse le tracce da un po', e oggi diventa un caso perché TMZ ha pubblicato la storia di Wade Robinson, un altro dei noti accusatori del Re del Pop, che lo avrebbe voluto come testimone nella causa che lo vede proprio contro gli eredi di Jackson. Ma pare che Chandler sia scomparso, introvabile, stando a quanto ha dichiarato dalla sorella dell'uomo e riportato dal sito americano. Sono note le cause che negli anni Jackson ha dovuto affrontare, rispondendo anche in tribunale ad accuse di pedopornografia e violenze sessuali, da cui, però, è stato completamente assolto, eppure nonostante ciò c'è un ombra che pare non andare via e che negli anni è alimentata da persone che continuano ad accusare l'uomo con cause ancora aperte.

Wade Robson, coreografo e produttore, ha accusato il cantante di aver subito abusi per 7 anni, quando aveva 7 anni ed era tra i bambini presenti nel famoso ranch del cantante a Neverland. Inizialmente, in realtà, l'uomo aveva difeso il cantante da tutte le accuse, ma poco dopo cambiò versione, dichiarando: "Michael mi diceva che ciò che facevamo era un'espressione d'amore e aggiungeva "se dirai a qualcuno ciò che facciamo, le nostre vite e le nostre carriere saranno finite" e beccandosi le accuse della famiglia di Jackson che sono sicure che punti solo a soldi ‘facili'.

Ad ogni modo, TMZ riporta che Robson voleva la testimonianza di Chandler – fu suo padre Evan ad accusare il cantante -, ma quest'ultimo, stando all'avvocato dell'uomo, è introvabile e così hanno chiesto che a testimoniare fosse la sorella dell'uomo, Lily, chiedendole se sappia dove si trova il fratello e se sia stata testimone di abusi da parte del cantante al fratello. La donna, però ha chiesto al giudice di poter bloccare la deposizione,, ricordando come negli anni la sua famiglia sia stata minacciata anche violentemente dai fan di Jackson, allegando una mail in cui si legge: "Fo**iti Jordan, hai distrutto il re, ma il karma è una pu**ana. Sta arrivando la tua ora". Lily, continua TMZ, "aveva 5 anni quando cominciò a frequentare Neverland e non ha memoria di alcun tipo di molestie". Si attende, adesso, la decisione del giudice.

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