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I Perturbazione cantano “L’unica” (VIDEO)

Dopo il racconto dell’Italia, i Perturbazione cantano gli amori in questa loro prima esperienza sul palco del Teatro Ariston di Sanremo.
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Giovani non lo sono più, musicalmente parlando, ma si ritrovano esordienti sul palco più importante della musica italiana, quello del Festival di Sanremo. Dopo aver presentato una canzone in cui si racconta l'Italia vista dal bancone di un bar, tornano col loro raffinato pop a raccontare l'amore, anzi gli amori, giovanili, clandestini, improbabili, ne "L'Unica"

L'Unica (TESTO)

Erika, tu eri l’unica
Ma soprattutto nelle ore di ginnastica
Per te solo al pensiero
Io mi sentivo un uomo
Per te io componevo inutili poesie
Angela, serata libera
Dentro al silenzio nella camera dei tuoi
Abbiam rifatto il letto
Ci ha visti solo il gatto
Con la paura dello scatto della serratura
Monica, confetti e musica
Un tatuaggio che ora anch’io so dove sta
La messa è già finita
Tu ti sei rivestita
E siamo gli ultimi invitati a andare via
Chi sono io
Cosa sarò
Che cosa sono stato
Tra quello che ho vissuto
E quello che ho immaginato
Ora di te cosa farò
È così complicato
Se muoio già dalla voglia
Di ricordarti a memoria
Se muoio già dalla voglia
Di ricordarti a memoria
Come stai
Arianna sono io
E tuo marito che da sempre è amico mio
Parlarci di nascosto
Noi non abbiamo un posto
Ma quel che manca veramente è dirsi addio
Sara perché ti amo
La gente giudica ma poi si dà di gomito
Molto più giovane di me
Tutti ci invidiano perché
Entrambi abbiam problemi di maturità
Chi sono io
Cosa sarò
Che cosa sono stato
Tra quello che ho vissuto
E quello che ho immaginato
Ora di te cosa farò
È così complicato
Se muoio già dalla voglia
Di ricordarti a memoria
Ora di te cosa farò
È così complicato
Se muoio già dalla voglia
Di ricordarti a memoria
Se muoio già dalla voglia
Di ricordarti a memoria
Se muoio già dalla voglia
di ricordarti

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