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I Negramaro piangono Federica, una loro fan: “Porta con te tutto il nostro amore”

I Negramaro piangono Federica Stiffi, la ragazza morta a 16 anni per uno shock anafilattico dopo un drink: “Abbiamo perso una dolce negramarina! Una tragedia incredibile, siamo vicini alla famiglia di Federica. Non si può morire a 16 anni, non si può morire così”. Indagati i due baristi che le hanno servito il drink, lei li avrebbe avvisati della sua intolleranza al lattosio.
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Federica Stiffi, la ragazza morta a Roma a soli 16 anni per uno shock anafilattico dopo un drink, era una grande fan dei Negramaro. La band salentina capitanata da Giuliano Sangiorgi ha pubblicato su Twitter il dolore e il cordoglio per la tragica perdita, unito a un messaggio di vicinanza alla sua famiglia.

Il messaggio dei Negramaro

"Non si può morire così a soli 16 anni, non si può!". Il dolore dei Negramaro per quanto accaduto a Federica Stiffi, una "dolce negramarina" come scrivono su Twitter. Federica Stiffi, sabato sera al termine di una serata di svago a Roma, ha accusato un malore poco dopo aver ingerito un drink, per la precisione uno shottino con latte di cocco.

Abbiamo perso una dolce negramarina. Addolorati per questa tragedia incredibile e vicini alla famiglia di Federica. Nella tua Roma, se mi vedrai con gli occhi chiusi saprai che starò cantando per te… non si può morire così… non si può morire a 16 anni, no!

Aperta una inchiesta per omicidio colposo

Indagati i due baristi che hanno servito il drink a Federica Stiffi. Ad indagare il pubblico ministero Clara De Cecilia e il procuratore aggiunto Nunzia D'Elia, nel registro degli indagati per adesso ci sono solo i nomi dei due baristi. La 16enne aveva una forte allergia al lattosio, allergia che la giovane aveva comunicato prima di essere servita. I due giovani avevano assicurato che negli shot c'era solo del "Latte di cocco". I genitori, devastati, hanno dichiarato attraverso il proprio legale che era una ragazza responsabile e consapevole della pericolosità della sua allergia. Non c'è pace nemmeno per il gestore del bar, ascoltato dai militari: "Non so darmi nessuna spiegazione". 

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