I Måneskin annunciano il nuovo album: cosa sappiamo di “Teatro d’ira – Vol.I”
I Måneskin hanno annunciato il loro nuovo album "Teatro d’ira – Vol.I" che sarà disponibile a partire dal 19 marzo 2021, quindi due settimane dopo la fine del Festival di Sanremo a cui partecipano con la canzone "Zitti e buoni". La canzone, ovviamente, farà parte del nuovo lavoro della band composta da Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan che ha ottenuto enorme popolarità grazie alla partecipazione a X Factor 11. Per la band è il secondo album, dopo il successo di "Il ballo della vita" che ha conquistato un doppio platino lanciato anche da singoli come “Morirò da Re” e “Torna a casa” che gli ha permesso di volare direttamente al primo posto della classifica FIMI degli album italiani più venduti.
Cosa sappiamo di "Teatro d’ira – Vol.I"
A lanciare questo nuovo lavoro della band è stato il singolo "Vent'anni" che ha collezionato oltre 7.5 milioni di visualizzazioni e oltre 12 milioni in streaming. Quello che si sa per adesso è che, come dice il titolo, quest'album sarà solo il primo capitolo di un progetto che si dipanerà durante il 2021 "e che racconterà in tempo quasi reale gli sviluppi creativi della band insieme alle prossime importanti esperienze" come si legge nella nota stampa che accompagna la notizia: "Scritto interamente dai Måneskin, il nuovo album è stato registrato in presa diretta, rimandando alle atmosfere analogiche dei bootleg anni ’70, con l’idea e la voglia di ricreare la dimensione live vissuta dal gruppo nel loro primo lungo tour di 70 date fra Italia e Europa. Un disco tutto suonato, crudo, contemporaneo, capace di rappresentare lo stile e il sound della band".
I Måneskin spiegano il nuovo album
"Andare un passo più avanti, essere sempre vero, spiegare cos'è il colore a chi vede bianco e nero" cantavano nel primo singolo e in effetti ormai usare le chitarre come fanno loro è quasi avanguardia, almeno a quel livello di popolarità ed esposizione. Lo si capirà bene al prossimo festival di Sanremo dove "Zitti e buoni" porterà un po' di Rock'n'Roll sul palco e sarà interessante vedere in che modo sarà arrangiata con l'orchestra. Il teatro che dà il nome all'album è il luogo in cui cui l0ira prende forma, un'ira che in realtà, spiegano, è più un'energia creativa usata contro "opprimenti stereotipi": "La nostra non è una rabbia nei confronti di qualcuno, ma un’ira che smuove, che crea le rivoluzioni – raccontano i Måneskin – un’ira catartica rivolta alle oppressioni e agli oppressori, che porta a sfogarsi e a ribellarsi verso tutto ciò che ti fa sentire sbagliato e che, come risultato, porta a una rinascita e a un cambiamento. Abbiamo voluto collocare questa forza molto potente in un contesto, quello del teatro, che nell’immaginario comune viene percepito come elegante e pacato. Ci piace questa antitesi: un contrasto che vive nel momento in cui il sipario si apre e, al posto di uno spettacolo o di un balletto, ci si ritrova catapultati in questa esplosione di energia".