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I Lostprophets contro Ian Watkins accusato di pedofilia: “Non ne sapevamo nulla”

La band del cantante accusato di pedofilia esce allo scoperto e lo fa con un comunicato stampa in cui spiega il proprio silenzio e quali erano i rapporti del cantante col resto della band: “”I nostri rapporti personali si sono deteriorati negli ultimi anni (…) Speravamo fosse un errore”
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La storia di Ian Watkins, leader dei Lostprophets, è ormai nota ai più. Il cantante della band, infatti, è accusato di pedofilia e si sono moltiplicate negli ultimi giorni le accuse provenienti dalle sue ex compagne che hanno rilasciato testimonianze raccapriccianti sulle parole e soprattutto i gesti di Watkins, che, stando alle testimonianze e a varie prove, avrebbe violentato dei bambini, sfruttando anche il suo ascendente sui fan. Una storia raccapricciante che si nutre di risvolti sempre peggiori, con la polizia gallese che ha messo a disposizione anche un numero di telefono per coloro i quali avessero delle testimonianze nuove da dare.

Gli unici assenti nel coro di commenti sulla vicenda erano coloro che per anni avevano condiviso palco e tour bus col cantante, ovvero il resto della band, che ieri ha pubblicato un comunicato stampa in cui prendono decisamente le distanze dal loro (ormai) ex amico e collega, assicurando che loro non ne sapessero nulla. Hanno aspettato, scrivono, di avere la conferma che le accuse fossero basate sui fatti e che Watkins non le avrebbe contestate in tribunale, perché "fino a quel momento le trovavamo estremamente difficili da credere, sperando si trattasse di un errore", ma alla prova dei fatti, non hanno potuto più far finta di nulla.

Ovviamente, chiariscono i membri della band, "Noi non sapevamo nulla", ammettendo di conoscere il carattere difficile di Ian: "I nostri rapporti personali – continuano – si sono deteriorati negli ultimi anni al punto in cui lavorare assieme era una continua, miserabile, battaglia. Ma nonostante la sua battaglia con la droga, il carattere egotistico e le conseguenti fratture e frustrazioni con la band, non avremmo mai immaginato che fosse capace di un comportamento del genere". Distrutti e disgustati si dicono e questa cosa li perseguiterà per tutta la vita.

"Il nostro cuore va alla sua famiglia, i fan e gli amici che ha tradito, ma soprattutto alle vittime dei suoi crimini e a tutti quelli come loro. Speriamo nella giustizia, ma anche che Ian si assuma pienamente la responsabilità di quello che ha fatto. Invitiamo tutte le altre vittime a contattare le autorità".

La lettera completa in inglese è questa:

Earlier this week, we learned that the allegations of child sexual abuse against Ian were true, and that he would not be contesting them in court. Until then, we found them extremely difficult to believe and had hoped it was all a mistake. Sadly, the true extent of his appalling behaviour is now impossible to deny.

Many of you understandably want to know if we knew what Ian was doing. To be clear: We did not. We knew that Ian was a difficult character. Our personal relationships with him had deteriorated in recent years to a point that working together was a constant, miserable challenge. But despite his battles with drugs, his egotistic behaviour, and the resulting fractures and frustrations within our band, we never imagined him capable of behaviour of the type he has now admitted.

We are heartbroken, angry, and disgusted at what has been revealed. This is something that will haunt us for the rest of our lives. Being in a band has always been a labour of love and a platform to inspire people, not to take advantage of them. It’s still hard to believe this is happening and that someone we were once so close to has destroyed so many lives, lying every step of the way.
Our hearts go out to Ian’s family, the fans and friends he betrayed, and most importantly, the victims of his crimes and others like them. We hope for justice, but also that Ian will truly take responsibility for what he’s done. We would urge any other victims to contact the authorities.

Jamie, Lee, Luke, Mike and Stu

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