I Linkin Park annullano il tour americano dopo la morte di Chester Bennington
A seguito della morte del cantante Chester Bennington, impiccatosi nella sua stanza da letto il 20 luglio scorso, i Linkin Park hanno annullato il tour previsto negli Stati Uniti, come comunicato da Live Nation, la società organizzatrice, che in una nota stampa comunica: "Siamo incredibilmente dispiaciuti per la notizia della morte di Chester Bennington. Il "One More Light North American Tour" dei Linkin Park è stato cancellato e i rimborsi saranno possibili nei punti vendita d'acquisto. Il nostro cordoglio va a tutti coloro che ne sono stati colpiti". Dopo un tour che li aveva portati ad esibirsi in Europa, toccando l'Italia nel giugno scorso, per un concerto nell'ambito dell'I-Days, la band americana era in procinto di cominciare il tour americano.
Confermato il suicidio per impiccagione
Il coroner di Los Angeles, intanto, ha confermato che Bennington è morto impiccandosi, e confermando quelle che erano le prime notizie: un portavoce del coroner ha spiegato che il cantante 41enne si sarebbe suicidato nella sua camera, che nella stanza sarebbe stata trovata una bottiglia mezza vuota di alcol ma che non vi erano tracce di farmaci o droghe, né un messaggio per spiegare le ragioni del gesto. Per adesso, però, pare che non sia prevista alcuna autopsia; Bennington negli anni scorsi aveva sofferto di dipendenza da alcol e da droghe e qualche mese fa era rimasto molto colpito dalla morte dell'amico Chris Cornell, cantante dei Soundgarden, impiccatosi, anche lui, in una stanza d'albergo di Chicago.
I progetti dei Linkin Park
Il cantante della band, che ha raggiunto la popolarità mondiale all'inizio degli anni 2000 con canzoni come "In the End", "What I've Done" e "Numb", aveva vari progetti ancora in fieri: tra le altre, avrebbe dovuto partecipare a un servizio fotografico con i compagni proprio nel giorno in cui aveva deciso di suicidarsi, mentre nei giorni scorsi i Linkin Park erano stati protagonisti di un Carpool Karaoke, lo spin off di quello più noto di James Corden, condotto da Ken Jeong e in onda su Apple Tv, senza contare che proprio quella mattina era stato pubblicato il nuovo video della band "Talking To Myself".
L'impennata della vendita di album e singoli
Intanto Billboard segnala come all'indomani della morte del cantante le vendite degli album e delle canzoni della band abbiano subito un'impennata, facendo segnare un incremento del 5,332 percento, rispetto al giorno prima, con gli album che sono passati da 1000 copie a 21 mila e i singoli da 2000 download a 90 mila, con in testa il loro ultimo album "One More Light" con 6 mila copie vendute rispetto a numeri piccolissimi del giorno prima.