I Coldplay sbancano Torino tra suoni, luci e colori
Un'energia positiva travolgente quella che i Coldplay hanno irrorato allo Stadio Olimpico di Torino ieri sera, complici le quarantamila persone tutte dotate di un braccialetto particolare che veniva distribuito all'ingresso e che si illuminava a ritmo di musica sulle canzoni più belle. Serate spettacolari come quelle di ieri sera, la città di Torino difficilmente le ha vissute nella sua ricchissima storia musicale. Tutto è diventato un mondo fantastico per oltre due ore di concerto con Chris Martin in piena forma. I brividi cominciano quando il cielo viene "squarciato" dai fuochi d'artificio e da colori luminosi, grazie all'ausilio dei cinque maxischermi rotondi piazzati alle spalle della band. Suona il tema di Back to the future: il concerto ha inizio. Hurts like Heaven è il primo pezzo, i braccialetti prendono vita e lo spettacolo è da estasi: ci sono tutti i colori, lo stadio Olimpico impazzisce.
Arrivano da ogni parte d'Europa per la data di Torino, ovviamente è pieno di italiani ma ci sono spagnoli, francesi, tedeschi, austriaci e, addirittura, qualche scandinavo arrivato apposta perché ha perso l'occasione in date a lui più congeniali. La scaletta è ovviamente piena di tracce prese dall'ultimo Mylo Xyloto, poi cinque canzoni da A rush to the blood in the head, tre prese da Viva la Vida, due da X&Y e, restano delusi gli amanti dei bei tempi andati, c'è solo Yellow dal primo disco Parachutes e che chiude il concerto. Apparizione speciale, ma solo in videowall, per Rihanna nella canzone Princess of China, il duetto è virtuale grazie ad una clip realizzata ad hoc per le date del tour dei ragazzi di Fix You, canzone che nella scaletta anticipa Every Teardrop is a Waterfall, dove Chris Martin userà come mantello una bandiera italiana. Italia che a Torino ieri era in festa, Italia rappresentata al concerto anche dagli splendidi arrangiamenti d'archi scritti dal compositore Davide Rossi.