I 90 anni di Maria Callas, la regina della lirica mondiale
Oggi Maria Callas avrebbe 90 anni, se un arresto cardiaco non l'avesse uccisa il 16 settembre 1977 mentre era a Parigi dove si era ritirata a vita privata pochi anni prima a seguito di una vita fatta di alti e bassi, successi enormi e grandissime delusioni, sia private che pubbliche. Ma nonostante ciò è anche a lei (la sua voce, la sua personalità e il gossip che le gravitava attorno) che la lirica deve il successo che ebbe negli anni '50. Anna Maria Cecilia Sophia Kalogeropoulou nacque a New York da genitori greci e fin da piccola fu segnata dalla lirica che, stando ai racconti della madre, cominciò ad ascoltare fin da quando era piccola. Ma a 4 anni una tragedia si abbattè sulla cantante che dopo un incidente finì in coma. Fu un'esperienza importante per la Callas che, uscita dal coma, raccontò di essere stata accompagnata da alcune musiche che l'avrebbero accompagnata in quei 22 giorni. Un'esperienza mistica che ne segnò definitivamente una carriera che ebbe un'impennata durante la seconda guerra mondiale, quando raggiunse la notorietà in Grecia, beccandosi, al contempo, accuse di collaborazionismo per aver suonato in compagnie italiane e tedesche.
Dopo un momento di difficoltà fu l'Italia a fare grande colei conosciuta anche come la Casta Diva. Fu il tenore Giovanni Zenatello, infatti, a scritturarla nel '47 per la Gioconda di Ponchielli all'Arena di Verona, ruolo che le permise, soprattutto, di conoscere Giovanni Battista Meneghini, che in futuro diventerà suo marito oltre che suo manager col quale conquistò i Teatri italiani e la lirica mondiale. Fu in questo periodo, inoltre, che la Callas perse 30 chili, un dimagrimento che fece molto parlare (il suo fisico, in precedenza, era appesantito da una patologia ghiandolare) e si dice (la sua vita è piena anche di "si dice") che la decisione di perdere peso la prese dopo aver visto Audrey Hepburn in "Vacanze romane". Da regina della lirica si confermò anche regina del gossip, soprattutto nel 1957 quando conobbe l'armatore greco Aristotele Onassis con cui si fidanzò lasciando il marito. Ma questo fidanzamento segnò anche una parabola discendente per la cantante che andò incontro a problemi alla voce che non le permettevano di reggere tanti concerti, alcuni dei quali dovette addirittura lasciare in fieri (come successe durante la "Norma" a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi).
Nel 1967 la sua storia con Onassis, però, finì sia a seguito dei continui tradimenti che segnarono la cantante sia perché Onassis la lasciò per Jacqueline Kennedy, vedova del Presidente americano. Fu un periodo in cui la Callas soffrì di depressione, ma fu anche quello in cui recitò per Pier Paolo Pasolini in Medea. Tra alti e bassi la cantante chiuse la carriera nel 1974, quando, dopo l'ultima tournée, si ritirò a Parigi.
Oggi anche Google ha deciso di onorarla dedicandole il Doodle del giorno. La Callas fu un punto di riferimento per quegli anni, spaziando, come detto, dalle maggiori arie al mondo alle pagine patinate delle riviste di gossip, ma la sua influenza andò anche oltre, al punto che perfino una rocker come Patti Smith ha ammesso di doverle qualcosa: "Ho amato l'opera fin da quando ero bambina, studiandola. Cioè, ovviamente non so cantare in quel modo ma lei mi prese tantissimo (…), perché ascoltavo le sue canzoni – non parlavo l'italiano né alcuna lingua in cui lei cantava – ma sentivo ciò che lei comunicava attraverso la sua interpretazione emozionante".