I 7 segreti dell’industria musicale per Morrissey
Che Morrissey non fosse proprio in ottimi rapporti con tutto ciò che ha a che fare l'industria musicale ce l'ha dimostrato ultimamente, quando ha mandato all'aria il suo rapporto con l'etichetta con cui era uscito il suo decimo lavoro da solista "World Is None Of Peace", la Harvest Records. Secondo il Moz, infatti, l'etichetta non avrebbe aiutato molto la distribuzione dell'album, anzi se ne sarebbe fregata e così ha deciso, visto che non aveva firmato un contratto (sic), di distaccarsi, rendendo l'album praticamente introvabile, sia negli store che sulle piattaforme di streaming.
In una recente intervista a El Mundo, che ha fatto il giro del mondo, il Moz ha dichiarato di essersi sottoposto a operazioni per grattar via, per ben 4 volte, tessuti cancerogeni. Ma sempre a un giornale spagnolo, questa volta El Paìs, l'ex The Smiths ha voluto spiegare quali sono i 7 segreti dell'industria musicale e, ovviamente, non aspettatevi niente di morbido.
Eccoli qua:
1) La prima posizione in classifica solitamente è comprata;
2) Un'etichetta può metterti sotto contratto per affossarti;
3) Un'azienda pubblica un comunicato stampa dicendo che la loro nuova scoperta ha venduto 30 milioni di dischi, quando quelle vere sono 30 mila, ma i media la rendono una verità ufficiale;
4) Un'etichetta si batte per non pagar nulla e spostare tutte le spese sugli artisti, così che i suoi introiti siano guadagni;
5) Prima di ascoltare l'album, i capi hanno già deciso se sarà un trionfo o no nel mercato;
6) I boss sono tutti uomini; le donne che lavorano nell'industria sono sempre ragazze, anche se hanno 52 anni;
7) I Grammy sono già divisi per label, così che i dirigenti possano vantarsi di esserne già al corrente.
Il Moz è in Italia in occasione del tour europeo di "World Is None Of Peace", che l'ha visto esibirsi ieri, per la prima delle due date romane (l'altra è questa sera), mentre il 16 ottobre sarà al Teatro Linear di Milano, il 17 ottobre al Paladozza di Bologna, il 19 ottobre a Pescara (Palasport Giovanni Paolo II), il 21 ottobre a Firenze all'Obihall e il 22 ottobre al Geox Teatro di Padova.