Harry Styles parla di queerbaiting, sessualità e privacy: “Voglio cantare, non fare male a nessuno”
L'uomo più desiderato del mondo, come titola Rolling Stones l'intervista a Harry Styles è anche un uomo che non ama stare sotto i riflettori, che gira per le città a piedi, nascosto dalla mascherina, che ama il suo pubblico ma non sopporta quella percentuale che preferisce riversare il proprio odio online, soprattutto verso la sua compagna, che risponde alle accuse di queerbaiting e spiega che per comprendere qualcosa della propria sessualità ci vuole tempo. L'ex One Direction, uscito da qualche settimana con l'album Harry's House e in giro per il tour, ha dato una lunga intervista a Rolling Stones affrontando alcune delle tematiche che maggiormente sono legate alla sua immagine pubblica.
Il cantautore, una delle principali popstar contemporanee, ha risposto, per esempio, a chi parla di queerbaiting, ovvero l'accusa di usare estetica e temi queer senza far parte veramente della comunità. Secondo il cantante, infatti, che sul palco e nei servizi fotografici ama un'estetica queer, appunto, e fluida spiega: "Ogni tanto le persone mi dicono, ‘Ti fai vedere solo con donne', ma io non penso di farmi mai vedere pubblicamente con qualcuno. Se mi fanno una foto mentre sono con una persona, questo non significa che io abbia scelto di avere una relazione pubblica". La questione sessuale è spesso primaria quando ci si approccia a Styles, da tempo, ormai, una delle popstar più aperte verso la comunità queer. Una curiosità che lo accompagna fin da quando, giovanissimo, faceva parte dei One Direction ma che nel tempo ha imparato a gestire meglio, anche grazie alla terapia. Nell'intervista spiega di essersi sentito un ipocrita proprio per via della sua riservatezza: "Mi piace pensare di essere aperto, abbastanza testardo e disponibile ad essere vulnerabile. Posso essere egoista qualche volta, ma penso di essere una persona che si prende cura degli altri (…) Ci sarà sempre un modo in cui verrò raccontato dagli altri, ma ho deciso che non passerò altro tempo provando a correggere o a ridirezionare questa narrativa".
Il tema lo affronta anche parlando della sua carriera cinematografica che sempre di più viaggia parallela con quella musicale. proprio parlando di uno dei prossimi film in cui ha recitato, ovvero My Policeman che racconta la storia di un uomo gay che negli anni 50 nasconde la propria omosessualità sposando una maestra, Marion: "È abbastanza incomprensibile, oggi, pensare ‘Non potevi essere gay. Era illegale'. Tutti, me compreso, abbiamo fatto il nostro percorso per capire la nostra sessualità e sentirci a nostro agio a riguardo. Non è solamente una storia gay su due uomini gay. Per me è una storia che parla d’amore e del tempo perduto (…) Mi piace immaginare che a vederlo siano anche quelle persone che erano vive quando essere gay era illegale. Michael voleva mostrare questo atto di tenerezza, amore, sensibilità". Il suo percorso personale lo ha portato a una maggiore consapevolezza politica e sociale, studiando testi di Ibram X. Kendi e bell hooks: "Se avrò dei figli li incoraggerò a essere loro stessi, a essere vulnerabili e aperti".
A proposito di fan e della sua vita privata, Styles ha anche parlato della compagna, la regista Olivia Wilde conosciuta sul set del film "Don’t Worry Darling" di cui Wilde era sia regista che attrice. Non è facile essere la compagna di Styles, specie se il rapporto è fatto con la community di fan, di cui una piccola percentuale ama criticare le persone a lui vicine e anche per questo non ama particolarmente i social perché non ama leggere odio nei confronti delle persone a cui vuole bene: "Immagina di andare a un secondo appuntamento con una persona e dire ‘Ok, c’è una piccola parte del mondo online, non quello reale, che dirà certe cose, tutto sarà decisamente folle e molti saranno davvero crudeli con te… Comunque, cosa vuoi mangiare?'". lei minimizza, cercando di raccontare la maggior parte dei fan: "Personalmente non penso che questo odio definisca la sua fanbase. La maggior parte di loro sono dei veri campioni di gentilezza". In fondo, come dice lui stesso: "Io voglio solo cantare. Non voglio far del male a nessuno".