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Gué Pequeno attacca Ghali: “Si veste da donna manco fosse gay”

Gué Pequeno va giù pesante con Ghali in una intervista in cui dice cosa pensa della scena al Rolling Stone: “Io non sono assolutamente razzista, tantomeno omofobo, però un rapper che si veste da donna e utilizza la borsetta mi fa ridere, che poi almeno fosse gay. Boh, mi sembrano cose assurde”. E ancora: “Se ne va in giro vestito da confetto”.
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Gué Pequeno fa brutto su Ghali utilizzando il solito retaggio, quello della mascolinità tossica tanto cara agli ambienti del rap e dell'hip-hop. L'artista, che il 26 giugno pubblicherà Mr. Fini, nuovo disco, è andato giù pesante sul look fuori dagli schemi del cantante di "Good Times". Lo stesso Ghali aveva già risposto ad alcuni commenti: "Mi vergogno del fatto che ci siano persone così tra quelli che seguono la mia pagina, quando mi commentate dicendo “gay”, o cose di questo tipo". 

Le parole di Gué Pequeno

Al Rolling Stones, Gué Pequeno sostiene che un artista "che se ne va in giro vestito da confetto" non potrebbe fare il rap perché "più adatto a una sfilata di moda". Poi ancora: "Io non sono assolutamente razzista, tantomeno omofobo, però un rapper che si veste da donna e utilizza la borsetta mi fa ridere, che poi almeno fosse gay. Boh, mi sembrano cose assurde". 

Ghali è fidanzato con Mariacarla Boscono

Posto che l'orientamento sessuale di un artista, come di qualsiasi altra persona, non dovrebbe essere oggetto di discussione, Ghali è felicemente fidanzato con Mariacarla Boscono. Nell'ultimo disco di Ghali, "Dna", c'è un brano dedicato alla sua compagna, la top model Mariacarla Boscono, 39 anni. Vive con lei adesso, ma fino a poco tempo fa viveva con la madre condividendo anche la stessa stanza, come ha dichiarato lui stesso in una intervista al Corriere della Sera: “Io e mia mamma abbiamo dormito nella stessa stanza, uno di fianco all’altra, fino allo scorso anno. Solo da quando ho comperato la casa abbiamo due stanze diverse: ma non c’era disagio in quella situazione, anzi, era molto intima. Eravamo due compagni di stanza felici, non ci disturbavamo se rientravamo tardi o uscivamo presto, siamo persone che non si lamentano per i rumori, per la musica o la televisione accesa”.

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