Grammy Awards 2014: Daft Punk padroni della serata
Si è svolta la notte scorsa la serata di premiazione per i Grammi Awards che si sono tenuti al Nokia Theater di Los Angeles. Un appuntamento di punta per la musica e la discografia mondiale che ha visto affermarsi come dominatori della serata i Daft Punk che si sono aggiudicati 4 premi (tra cui "Album Of The Year" e "Record Of The Year"). Ma sono state confermate anche alcune voci tra quelle che giravano nei giorni immediatamente precedenti alla serata, quelli, ad esempio, delle sorprese annunciate. La giovanissima neozelandese Lorde, infatti, si è aggiudicata due premi ("Song of the Year" e "Best Pop Solo Performance"), mentre 4 premi se li è aggiudicati il duo rap Macklemore & Ryan Lewis (tra questi "Best New Artist" e "Best Rap Album"). Tra i vincitori, anche se con premi minori, anche Bruno Mars, Imagine Dragons, Michael Bublè, Justin Timberlake, Led Zeppelin e Vampire Weekend.
Le categorie premiate sono state 82 e andavano dal miglior album del 2013 alla migliore musica per film, passando per il miglior arrangiamento strumentale e la miglior performance orchestrale. Insomma ce n'è per tutti i gusti, dal rock al pop, dall'hip hop al country, poi classica, orchestrale etc.
Ad aggiudicarsi il premio di "Disco dell'anno" è stato il duo francese con l'album "Random Access Memories". I Daft Punk sono stati, appunto, i protagonisti di questa edizione, dopo aver conquistato tutti con la danzereccia "Get Lucky", vero tormentone dell'anno scorso.
La canzone dell'anno invece è stata "Royals" di Lorde infatti, ha battuto concorrenti del calibro di Katy Perry, Bruno Mars e Justin Timberlake portandosi a casa l'ambito grammofonino. Tra i nuovi artisti i preferiti sono stati Macklemore & Ryan Lewis mentre il miglior album pop è quello di Bruno Mars "Unorthodox Jukebox".
Ad aggiudicarsi il Grammy per il miglior album rock sono stati i Led Zeppelin di "Celebration Day", che ha battuto David Bowie, Black Sabbath, Kings Of Leon e Queens Of The Stone Age. Tra gli "alternativi", il premio se lo sono aggiudicati i Vampire Weekend che hanno conquistato la critica con il loro "Modern Vampires Of The City". Un premio se l'è portato a casa anche il produttore dalle mani d'oro, ovvero quel Pharrell Williams che è stato dietro ai maggiori successi dell'anno (tra cui proprio "Get Lucky" e "Blurred Lines", per fare due nomi)
La lista completa di tutti i vincitori la trovate qua
Se i premi sono, ovviamente l'attrattiva principale degli Oscar della musica, come sono definiti, anche le esibizioni non sono da meno, soprattutto quando il parterre è di altissimo livello come successo stanotte, quando sul palco, ad esempio, sono saliti i restanti Beatle – ovvero Paul McCartney e Ringo Star – che si sono esibiti in " “Queenie Eye”, tratto dall'ultimo album di McCartney (e no, nessun brano dei Beatles). Un tuffo nel passato, quindi, ma coi piedi, però, ben ancorati nel presente.
Imperdibile è stato anche un altro duetto, ovvero quello della coppia d'oro Beyoncé-Jay Z che ha aperto la serata con "Drunk in Love”, con la cantante che ha avuto il canto come unico palcoscenico, essendo uscita troppo tardi col suo album omonimo per poter competere (e rientrare automaticamente tra le favorite). Cosa dire, poi di quel quartetto d'eccezione formato dai francesini Daft Punk, l'ex Chic Nile Rodgers, il produttore dalle uova d'oro Pharrell Williams e dal mito dell'R&B e del soul Steve Wonder, che si sono dati in un'esibizione imperdibile e danzereccia, ovviamente, mescolando “Get Lucky”, “Le Freak” degli Chic e “I Wish” di Steve Wonder.
Ovviamente anche Lorde ha fatto ascoltare la sua "Royals" mentre un momento emozionante l'ha fatto provare Madonna che ha fatto sposare 34 coppie gay ed etero.