Gli Aqua: “Non siamo solo Barbie Girl, anche se quella canzone ci ha cambiato la vita”
Ci sono canzoni che segnano l'immaginario di una generazione e che piaccia o meno e Barbie Girl è una di queste. Così come lo sono gli Aqua, la band che negli anni '90 conquistò il mondo cantando "Life in plastic is fantastic", una sorta di denuncia di una deriva di chirurgia estetica vestita da bubblegum pop. Rene Dif, Lene Nystrøm e il produttore Søren Rasted (l'altro membro fondatore, Claus Noreen, non fa più parte della band) sono stati i protagonisti di quegli anni e nei giorni scorsi sono stati anche tra i protagonisti indiscussi di Arena Suzuki 60, 70, 80, 90, la trasmissione condotta da Amadeus che ha portato sul palco un po' di storia della musica pop mondiale. Quest'anno sono 25 anni dalla pubblicazione dell'album d'esordio Aquarium e nel 2023 la band partirà con un tour che toccherà l'Italia sabato 18 febbraio 2023 quando saliranno sul palco del Mediolanum Forum di Milano. In collegamento via Zoom la band racconta come è stato essere protagonisti di un successo come quello, dell'amore per l'Italia e di cosa significa vederli live, sottolineando come non siano una One Hit Wonder
Quanto vi dà fastidio, vi annoia, parlare sempre di quegli anni e di Barbie Girl in particolare?
Non ci disturba affatto, fa parte della nostra storia. E la cosa divertente – ne abbiamo parlato proprio ieri perché negli ultimi due giorni abbiamo fatto molte nuove interviste per il 25° anniversario – è che ci sentiamo onorati di parlare di nuovo del primo album, stiamo ripercorrendo la nostra storia e non lo facevamo da molti anni. Non ci annoia anche perché troviamo sempre la nostra voce creativa che ama parlarne. Pensiamo che bisogna farlo anche in generale, quando parli delle stesse cose tante volte, a un certo punto devi capire come sentirti a tuo agio in quella situazione. Tornare Italia è fantastico, vogliamo raccontare di nuovo la storia in modo da poter tornare molto più spesso e far sì che le persone conoscano sempre di più la nostra storia che in parte già conoscono ma quando che possono sentire da un'altra prospettiva. Negli ultimi anni ci siamo concentrati soprattutto sul fare concerti dal vivo invece di fare troppa promozione, quindi pensiamo che sia fantastico poterci sedere con voi e parlarne
Aquarium è stato il quarto album più venduto in Italia nel 1998, mentre Barbie Girl è stato il secondo singolo più venduto del 1997 (Doctor Jones era diciottesimo ed era tra i 20 più venduti anche del 1998). Avete venduto molto in tutto il mondo, ma avevate una percezione delle vendite italiane?
Sì ce l'avevamo e non lo stiamo dicendo perché siamo qui. Amiamo l'Italia, amiamo la vostra passione, amiamo la natura, la campagna, il cibo, il vino. Ci è sempre piaciuto venire nel vostro Paese proprio per via di questa passione e dei fan che sono sempre calorosissimi: ti aspettano fuori all'hotel, si relazionano in un altro modo rispetto a quando siamo nel resto d'Europa. Ancora puoi sentire il successo qui ed è una sensazione fantastica.
Avete anche avuto esperienze importanti con l'Italia, no?
Siamo stati estremamente fortunati a poterci esibire insieme a Pavarotti, al Festival di Sanremo e tutte quelle esperienze sono state per noi enormi risultati in un paese che ha abbracciato la nostra musica fin da subito. Le ultime due volte che ci siamo esibiti in Italia ci è sembrato di tornare negli anni novanta, tanto era l'entusiasmo. I nostri fan sono solo un po' cresciuti ma stanno arrivando anche tanti nuovi giovani, e, insomma, alla fine è molto più bello vendere tanti album in Italia rispetto alla… Finlandia.
Cosa succede oggi a un concerto degli Aqua?
Dovreste venire il prossimo 18 febbraio a Milano e vedere. Credo che ci distinguiamo in molti modi rispetto a molti altri artisti degli anni '90: siamo una grande band, ci esibiamo dal vivo sul palco, nel corso degli anni abbiamo avuto un pubblico sempre più grande che veniva ai nostri concerti, e questo è stato uno sprone enorme per noi.
Che periodo era quello di Barbie Girl e Aquarium? A cosa pensate sia dovuto il successo della canzone e dell'album?
Avevamo avuto un paio di successi in Scandinavia prima che Barbie Girl arrivasse in Giappone e ottenesse grande successo. Avevamo "Roses Are Red", che funzionò bene in molti paesi, specialmente in Asia, e poi è arrivata Barbie Girl e ha spazzato via tutto, ed è praticamente esplosa in tutto il mondo. Forse avevamo un po' paura di finire come una ‘one hit wonder' ma poi Doctor Jones è andata alla numero uno in molti paesi e lo stesso hanno fatto pezzi come "Turn back time" e "Lollipop" e così via. È stato fantastico, davvero una bella sensazione quello che è successo con Barbie Girl, pazzesco. Ma penso che questo sia ciò che ci rende una band fantastica, abbiamo ottenuto 10-12 successi e questo rende i nostri concerti belli da vedere e ascoltare.
Pensate che all'epoca le persone abbiano capito il significato della canzone?
Non sempre, ricordo che facemmo un concerto in India e loro non avevano idea. La maggior parte delle persone non aveva idea di ciò che stavamo cantando e questo dimostra come, alla fine, una buona melodia sopravviva a qualsiasi cosa. E siamo davvero orgogliosi perché è solo un linguaggio universale. Ovviamente sarebbe molto meglio imparare i testi.
E cosa successe tra il primo e il secondo album?
Siamo stati in tour per quasi tre anni con Aquarium e quando siamo tornati abbiamo fatto Aquarius. Volevamo un suono più grande, un suono più grande, maestoso quando tutti e crediamo di esserci riusciti. Insomma, è difficile battere il primo album in termini di vendite e roba del genere ma abbiamo fatto abbastanza bene con il secondo album, anche perché Aquarium è più naif del secondo album, la produzione di Aquarius è semplicemente incredibile.
Qual è la percezione che le nuove generazioni hanno degli Aqua?
Penso che sia abbastanza buona ed è diventata travolgente grazie ai social, da Facebook a Instagram e TikTok. Barbie Girl, per esempio, ha trovato la propria strada in quell'universo che è TikTok, le persone la fanno propria, ne fanno proprie versioni, la rifanno con la chitarra, la suonano alla batteria o coi cucchiai o qualunque altra cosa gli venga in mente. Alla fine, forse, siamo solo fortunati che abbiano scelto la nostra canzone perché se ne pubblicano migliaia ogni settimana, ma evidentemente non sono sempre buone come le nostre canzoni. Oggi funziona così, se riesci a ottenere qualcosa di virale alcune persone si sforzano di seguire quel trend e alla fine noi c'entriamo fino a un certo punto perché siamo così fortunati che altri fan e persone a cui piace la nostra musica lo fanno per noi.
Voi siete molto composti su TikTok.
È giusto così, anche perché non hai più 20 anni bisogna farlo un certo stile non puoi comportarti come se avessi 12 anni. Non preoccupatevi, non faremo balletti o cose del genere, cerchiamo di essere calmi
Cosa vi stanca, oggi, del vostro lavoro?
Guarda, quello che ci distrugge, in realtà, è fare promozione, è davvero difficile, infatti non ne abbiamo fatta tanta negli ultimi dieci anni. Fare interviste in questi giorni però è stato divertente perché lo fai per poco. Oggi preferiamo concentrarci sugli spettacoli dal vivo, certo si potrebbe pubblicare una canzone nuova, cose così, ma oggi preferiamo concentrarci sui live. Vogliamo che sia divertente e siamo fortunati che possiamo conoscervi, viaggiare, fare concerti ma fare 20 interviste al giorno ci uccide. Pensa che già ci stiamo suicidando per il 2023 (quando andranno in tour, ndr). Gli Aqua non è qualcosa che possiamo essere ogni giorno, è un regalo che apriamo di volta in volta e cambia ogni volta.