Giovanni Allevi: “Sono ‘squilibrato’, così è nato ‘Equilibrium’ su un’isola deserta”
Giovanni Allevi è uno degli artisti italiani più apprezzati al mondo, ma che maggiormente divide il pubblico e gli addetti ai lavori, tra chi lo ama all'ennesima potenza e chi non è convinto dal talento di un pianista che negli anni è riuscito a costruirsi una carriera importante e internazionale, nonostante le tante difficoltà che ha trovato sul suo cammino, soprattutto da parte di alcuni colleghi, come in passato ha spiegato più volte. Il pianista tornerà discograficamente parlando il 20 ottobre con un nuovo album "Equilibrium", anticipato qualche giorno fa dal singolo "Flowers": l'album uscirà in varie versioni, doppio CD, doppio vinile 180 gr e in una speciale edizione Deluxe limitata e numerata (contenente doppio Cd, book fotografico e notebook Giovanni Allevi).
In ritiro su un'isola dell'Atlantico
Per scriverlo Allevi si è ritirato su un'isola dell'Atlantico di cui non fa il nome, ma che è la sua isola deserta personale in cui ha trovato l'ispirazione per comporre il seguito di "Love". Una scelta drastica ma fondamentale, avvenuta a seguito della consapevolezza di avere problemi di equilibrio e dal bisogno di isolarsi e ritrovare una dimensione meno frenetica: "Due anni fa – racconta ad Aska – ho capito di aver perso l'equilibrio. Fondamentalmente sono uno squilibrato: un giorno mi sono accorto di non essere in grado di stare in equilibrio su un piede solo e poi ho riflettuto sul fatto, a partire da questo piccolo episodio, di avere perso l'equilibrio su molti aspetti della mia vita. E ho iniziato a pormi il problema se fosse il caso di recuperarlo l'equilibrio oppure se fosse meglio restare così. Anche perché, e soprattutto perché, il meglio di me l'ho sempre dato quando ho perso l'equilibrio, quando mi sono sbilanciato verso qualcosa. L'episodio scatenante è stato accorgermi di non essere in grado di allacciarmi una scarpa reggendomi su un solo piede. In quel momento ho realizzato di aver perso l'equilibrio in molte sfere della mia esistenza: nell'alimentazione, nel rapporto sonno-veglia, nella comunicazione e anche nella composizione musicale.Ho percepito che era arrivato il momento di cercare l'isolamento totale. (…) Ho cercato un luogo dove non ci fosse assolutamente nulla".
Il distacco della retina
All'isolamento si è aggiunto anche un periodo di buio. Qualche mese fa, infatti, il compositore è stato colpito da un distacco della retina che lo ha obbligato a un ricovero in Giappone, dove si trovava per alcuni concerti, e a sospendere l'attività live e soprattutto a vivere un po' al buio: "Ora il mio campo visivo è notevolmente ridotto. Mi affido di più al tatto, all'udito, all'olfatto. Più in generale all'intuito. Mi accompagna nel ritorno alla civiltà. Non voglio dimenticare questo modo di sentire. Non voglio farmi trascinare da flusso impetuoso di immagini e frasi a cui siamo continuamente sottoposti".
Allevi si è affidato alle mani di Jeffrey Biegel
Allevi ha scelto di non suonare le composizioni che man mano creava, ma di affidarle alle mani del pianista Jeffrey Biegel (che vanta collaborazioni da Leonard Bernstein a Keith Emerson) che suona, così, il primo Concerto per Pianoforte e Orchestra Sinfonica del compositore composto e diretto dallo stesso Allevi che, comunque mantiene stretto il rapporto con il suo strumento prediletto in tutte le composizioni per pianoforte e orchestra d’archi e per solo pianoforte: Fantastico Biegel, si è innamorato della mia musica e mi ha chiesto se potevo scrivere qualcosa per lui e io lì mi sono sbilanciato… e ho detto voglio comporre per te un concerto per pianoforte e orchestra".
Il calendario del tour
Allevi si prepara anche a portare live il suo album: intanto ci sarà un'anteprima al Teatro dal Verme di Milano insieme all'Orchestra Sinfonica Italiana di 60 elementi in cui verrà eseguito infatti per la prima volta in Europa (c'era già stata una première negli Usa) il "Concerto per Pianoforte e Orchestra n.1", la nuova composizione con orchestra contenuta nell'ultimo album di Allevi, che vedrà al pianoforte il virtuoso Jeffrey Biegel e alla direzione il Maestro Jeffrey Reed, mentre successivamente Allevi si riapproprierà del palco per continuare il restante "Equilibrium". A dicembre poi, partirà il tour vero e proprio che lo vedrà impegnato per queste date: 26 dicembre 2017 Roma – Parco della Musica, 3 gennaio 2018 Pescara – Teatro Massimo, 4 gennaio 2018 Bologna – Teatro Duse, 5 gennaio 2018 Pavia – Teatro Fraschini, 6 gennaio 2018 Torino – Teatro Colosseo, 1 marzo 2018 Bergamo – Teatro Creberg, 3 marzo 2018 Assisi – Teatro Lyric, 11 marzo 2018 Genova – Politeama Genovese, 12 marzo 2018 Bari – Teatro Petruzzelli, 15 marzo 2018 Venezia – Teatro Goldoni, 17 marzo 2018 Varese – Teatro Openjobmetis, 25 marzo 2018 Firenze – Teatro Verdi, 27 marzo 2018 Trieste – Teatro Rossetti, 7 aprile 2018 Senigallia – Teatro La Fenice, 9 aprile 2018 Milano – Teatro Nazionale, 13 aprile 2018 Novara – Teatro Coccia, 16 aprile 2018 Ivrea – Auditorium Officina H, 17 aprile 2018 Borgosesia – Teatro Comunale, 18 aprile 2018 Biella – Teatro Odeon, 23 aprile 2018 Napoli – Teatro Diana.