Gianluca Grignani su Sanremo 2022: “Non stavo bene, ho dovuto prendere il cortisone per cantare”
Gianluca Grignani rompe il silenzio che lo ha avvolto dopo il Festival di Sanremo 2022. La sua esibizione con Irama ha fatto molto discutere a causa delle condizioni fisiche portate sul palco e su uno stato di salute non ben precisato. Parla sulle pagine di Vanity Fair e lo fa a cuore aperto, ché “sono, ero e sempre sarò dalla parte del popolo. Per il resto: sticazzi”.
"A Sanremo non stavo bene, ero gonfio per il cortisone"
Alla domanda se gli ha fatto male quello che è stato scritto dopo la sua controversa apparizione a Sanremo 2022: "Non me n’è fregato niente. Alla fine Sanremo è come se l’avessi vinto io: tre minuti sul palco ed è successo quel che è successo. Ma, poi, non ho fatto niente di così strano. Irama mi è sembrato pronto: andiamo? Andiamo!. La mia forma fisica? Una puttanata, non stavo bene e ho dovuto prendere il cortisone per cantare. Sembravo gonfio? E chi se ne frega, sono un figo tremendo".
Un buon presidente del Consiglio? "Fedez, per me lo vuole fare"
Come sta oggi Gianluca Grignani? "C’è una frase, all’ingresso di Wimbledon: “Che tu possa incontrare il trionfo e il disastro, e fronteggiare quei due impostori nello stesso modo”. Sto così". Politicamente lucido, ha le idee molto chiare su chi potrebbe diventare un buon presidente del Consiglio: "Fedez. Quando glielo dico si incazza, ma per me lo vuole fare".
"In Italia non c'è mai stato nessuno come me"
Una carriera iniziata prestissimo, quando era poco più che ventenne è la sua "personalità, bellezza e atteggiamento erano inaccettabili", poi pian piano il lento declino di un mito, i problemi, le interviste tormentate, l'immagine di un rocker italiano autodistruttivo: "Quello che una volta John Lennon ha detto dei Beatles: “Non c’era quella sedia, l’abbiamo fatta noi”. Io l’ho fatta quella sedia, in Italia non c’è mai stato nessuno come me. Non è presunzione: ero un ragazzino solo con un talento spaventoso. In tutti questi anni ho ricevuto solo calci e schiaffi, ma io mi sono sempre fatto i cazzi miei. Perché credo che se hai un valore, prima o poi viene fuori".
La gratitudine verso la gente che gli ha permesso di amarsi
Oggi, Grignani dice di sentirsi come quelle pregiate bottiglie d’annata che "le apri e capisci come è davvero il vino". La sopravvivenza su questa Terra e nel mondo della musica è un continuo atto di gratitudine alla gente, a ogni singolo individuo che ha ispirato i suoi album e gli ha consentito di guardarsi senza disprezzo, lui che rocker non si è mai sentito nonostante tutti lo definissero ‘l'ultimo dei rocker italiani'.
La separazione dalla moglie e la paura di morire
Sulla separazione dalla moglie Francesca Dall'Olio nel 2020, dopo quasi 20 anni: "Ho capitalizzato subito il quarto d’ora di sofferenza: è diventato il mio nuovo singolo, che uscirà presto. Non provavo un’emozione così forte da anni, forse da La mia storia tra le dita. Spesso ho scritto canzoni d’amore inventando quello che avrei voluto da una donna. Persino da mia moglie". Di cosa ha paura? "Ho paura di morire, di non riuscire a dire tutto quello che ancora ho da dire, che è tantissimo. Troppo".
La droga più potente mai provata? La vita
Il momento peggiore della sua vita dice di essere questo che sta vivendo, ché "sono in stallo, nel bel mezzo del cambiamento" e sull'indispensabilità di provare tutto nella vita continua a nutrire pochi dubbi, come anche sulla droga più potente che ha mai provato fino ad oggi:
La vita, gliel’ho detto. È la droga più forte che abbia mai provato. E ne ho provate di droghe, come tutti. Le avrà provate anche lei.